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16/04/2025 13:49
“È stato lui a insistere per la foto, io non lo conoscevo”. Così Luca Lucci, ex leader ultrà della Curva Sud milanista, ha cercato di prendere le distanze da quello scatto che da anni circola con imbarazzo nei corridoi della politica. Il riferimento è alla foto del dicembre 2017 che lo ritrae mentre si stringe il pugno, in segno di amicizia, con Matteo Salvini, allora vicepremier e ministro dell’Interno nel governo Conte I, durante le celebrazioni per i 50 anni della Curva Sud all’Arena Civica di Milano.

Lucci ha rilasciato queste dichiarazioni nelle scorse ore, durante un’udienza a porte chiuse nell’aula bunker di San Vittore, dove è detenuto in seguito alla maxi inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano sul presunto “sistema criminale” che avrebbe governato per anni il tifo organizzato rossonero. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: associazione a delinquere, tentato omicidio – per l’aggressione del 2019 a Enzo Anghinelli – e traffico internazionale di droga.

Nel suo intervento davanti al giudice per l’udienza preliminare, Lucci ha voluto chiarire anche la sua posizione politica: “Io quella foto non l’avrei mai voluta fare. Non ho mai avuto quelle idee, sono sempre stato di sinistra. Alla festa manco volevo farlo entrare, ma poi ho dovuto per forza”.

La Lega, con una nota ufficiale, ha replicato immediatamente, ribadendo l’estraneità di Salvini ai fatti e all’identità del suo interlocutore in quella circostanza: “Matteo Salvini non conosceva l’estremista di sinistra Luca Lucci. Lo incontrò per la prima e unica volta alla festa della Curva Sud insieme a migliaia di altri tifosi. Se avesse saputo chi fosse, non avrebbe mai accettato né lo scatto né la stretta di mano”.

La vicenda riporta alla luce un episodio già oggetto di critiche nel passato, soprattutto per il profilo giudiziario di Lucci: noto alle cronache anche per un’aggressione durante un derby del 2009 in cui colpì con un pugno il tifoso interista Virgilio Motta, che perse un occhio e si tolse la vita tre anni dopo. Al momento dello scatto con Salvini, Lucci aveva da poche settimane patteggiato una condanna per spaccio.