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23/04/2025 15:39
Ritorna il dibattito in Lomellina sulla questione delle antenne 5G. Un tema che è tornato di attualità, da ultimo, con il ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini di Gravellona Lomellina contro il ripetitore Iliad installato nell’ex Cascina Ubezio, dove è attivo un servizio di dopo scuola.
Di recente una trentina di cittadini aveva inviato una diffida al Comune per bloccare l’installazione dell’antenna, chiedendo di revocare l’autorizzazione a Iliad. Cinque di loro hanno dato mandato a un legale di ricorrere al Tar contro la delibera di giunta con cui è stata autorizzata l’antenna. A essere contestato sarebbe il fatto che l’antenna è stata installata a un’altezza di oltre 30 metri a pochi passi da un edificio, che il Comune di Gravellona ha ristrutturato ad uso scolastico.
Dall’amministrazione comunale ribattono, sottolineando come non si tratti di una scuola in senso stretto, ai sensi della legge regionale che pone limiti all’installazione di un impianto di telefonia mobile, ma di un servizio sperimentale di aiuto scolastico rivolto agli alunni che frequentano le scuole di Gravellona.
Non è un caso isolato, segno di un tema che rimane vivo sul territorio. Anni fa, a Castelnovetto, è stata autorizzata la prima antenna 5G in provincia di Pavia. A pochi chilometri di distanza, per la precisione a Confienza, il Comune di recente ha perso un ricorso al Tar contro l’installazione di un’antenna Iliad.
Un anno e mezzo fa, l’amministrazione comunale, stando a quanto si apprende, aveva chiesto di posizionarla al di fuori del centro abitato, nella zona sud del paese, in maniera tale da ridurre l’impatto per la popolazione. Iliad chiedeva invece di installarla all’interno. La zona individuata è quella di via Roma, a pochi passi da una macelleria, in pieno centro. Da qui il ricorso al Tar, che però ha dato ragione all’azienda. Il Comune di Confienza ora medita l’appello al Consiglio di Stato.