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11/07/2025 18:27
L’assemblea della cantina sociale Terre d’Oltrepò ha messo nero su bianco quello che era già praticamente deciso dallo scorso lunedì, con la presentazione della lista supportata da Regione Lombardia e soprattutto con le dimissioni dell’ex presidente Lorenzo Callegari e di tutto il consiglio di amministrazione della cooperativa e anche della nuova Società per azioni.
Subito dopo l’assemblea, i consiglieri si sono riuniti per indicare i presidenti e i loro vice, che verranno ufficializzati all’inizio della prossima settimana. Per la guida della cooperativa è stato indicato Mattia Affini, membro di Confocooperative, mentre il suo vice dovrebbe essere Carlo Ferrari.
La Spa, la società operativa in cui ad inizio anno sono stati trasferiti tutti i beni della cantina, sarà invece molto probabilmente guidata da Filippo Nevelli e dal suo vice, l’agronomo Paolo Bazzano, più altri tre membri. Su un totale di circa 500 agricoltori soci, alle votazioni tenutesi a Broni, hanno partecipato 214 agricoltori soci. Solo pochi anni fa non erano rare assemblee con oltre 480 votanti.
L’imperativo, ora, garantire il ritiro delle uve dell’Oltrepò durante la prossima, imminente vendemmia.
Lo scorso anno, complice il clima sfavorevole e la fuga di molti conferitori, la produzione si attesto a circa 150mila quintali, un terzo della media storica. Il vero problema è che, i soci, ad oggi, hanno ricevuto soltanto il primo acconto del 20% per l’uva della vendemmia 2024 e senza ulteriori pagamenti (nel giro di poche settimane a questo punto) non è improbabile che provino a conferire il prodotto altrove.