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17/04/2025 18:58
Rinvio a giudizio per l’assessore Marco Granelli con l’accusa di concorso in omicidio colposo per la morte di Cristina Scozia, trentanovenne travolta e uccisa da una betoniera il 20 aprile del 2023, esattamente due anni fa, sulla pista ciclabile tra via Sforza e corso di Porta Vittoria, ai piedi della biblioteca Sormani.
All’epoca, Granelli aveva in mano la Mobilità cittadina e la sua firma sull’ordinanza che istituiva quella pista ciclabile – semplicemente tratteggiata sull’asfalto con della vernice, come ormai consuetudine – sarebbe sufficiente, secondo la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e il pm Mauro Clerici, per portare avanti il procedimento. Secondo i magistrati si tratterebbe infatti di una corsia mal progettata e realizzata con una “segnaletica non conforme alle prescrizioni del Codice della strada”.
Oltre che per Granelli, il processo è stato chiesto anche per due funzionari di Palazzo Marino e per l’autista della betoniera, a cui gli inquirenti imputano di aver svoltato senza assicurarsi della presenza di biciclette o altri mezzi alla sua destra. Sarà ora il gip, Alberto Carboni, a dover fissare l’udienza preliminare per i quattro imputati.
La corsia ciclabile incriminata era stata autorizzata dal ministero dei Trasporti come sperimentazione della durata di un anno, ma presentava secondo i pm una segnaletica “contraddittoria e atta a cagionare confusione negli utenti della strada”.
Per Granelli, inoltre, si tratta del primo di due casi in cui è coinvolto. Anche la pista ciclabile di viale Monza, nel tratto più centrale, verso piazzale Loreto, dove il primo febbraio 2023 morì, sempre travolta da un mezzo pesante, la trentottenne Veronica Francesca d’Incà. Anche su quella corsi c’era la firma dell’assessore.