17/01/2025 17:09
Dopo l’ok a quello di Pinarolo, è arrivato, nelle scorse ore, anche quello al biodigestore di Casei Gerola, un altro impianto, come quasi tutti di questo tipo, del resto, che ha fatto molto discutere e spinto anche il fronte del no a un ricorso al Tar, poi vinto in effetti dall’azienda proponente.
La Provincia di Pavia, responsabile delle autorizzazioni per questi impianti, ha dato l’ok al termine della conferenza dei servizi, ma aggiunto ulteriori “prescrizioni” che vanno a sommarsi alle 49 giù imposte alla ditta al termine della discussione della prima versione dell’impianto.
Una conferma, insomma, dovuta al fatto che, nel frattempo il progetto è cambiato. Ovvero, il biometano prodotto non sarà più stoccato e rivenduto in contenitori vari ma immesso, direttamente, nella rete gas nazionale.
Questo cambiamento nella distribuzione ha chiaramente imposto diverse soluzioni impiantistiche. Durante la conferenza dei servizi il comune di Casei Gerola ha ribadito la propria ferma contrarietà per dubbi sull’impatto ambientale e sulla localizzazione. L’azienda proponente ha ora tempo tre anni per iniziare i lavori di costruzione e altri 3 per concluderli.