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19/11/2025 22:08
"Facciamo finta di preoccuparci e andiamo a trovarlo in ospedale, anche se non ce ne frega niente". “Speriamo che schiatti”. “C’è un video dove si vede che lo scanniamo”. È questo il tenore delle inquietanti conversazioni intercorse tra i cinque ragazzi arrestati con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata ai danni di uno studente 22enne in Via Rosales all’angolo con viale Montegrappa, zona della movida milanese. Le frasi sono state ricostruite da intercettazioni ambientali dopo che i cinque giovani sono stati portati, al termine delle perquisizioni nelle loro case, nel Commissariato Garibaldi Venezia, dove hanno iniziato a vantarsi di quel brutale pestaggio messo in atto, come ricostruito dalla gip Chiara Valori, solo per divertimento e sopraffazione.
Il fatto è avvenuto lo scorso 12 ottobre, verso le 3 di notte. Sarebbe partito tutto da una banconota da 50€, sottratta alla vittima con la scusa di un cambio di denaro, da parte dai cinque, che lo hanno poi colpito brutalmente quando il giovane ha tentato di riprenderne possesso. Dopo una raffica di calci e pugni, lo studente, iscritto all’Università Bocconi, è stato raggiunto da due coltellate alla schiena e al torace. Le percosse e i fendenti sono continuati anche mentre il ragazzo era accasciato a terra, causandogli la lesione di un polmone e del midollo spinale. Il giovane, trasportato in codice giallo al Fatebenefratelli, si è aggravato ed è ora in una condizione di invalidità permanente.
A sferrare le due coltellate, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla polizia e coordinate dal pm Andrea Zanoncelli, sarebbe stato uno dei due 18enni, che ora si trovano a San Vittore. Tutti minorenni, invece, gli altri tre, che sono detenuti nel carcere minorile Beccaria. I due maggiorenni saranno sentiti venerdì dal gip per l’interrogatorio di garanzia, mentre gli altri tre, di 17 anni, saranno ascoltati dal giudice del Tribunale per i minorenni.