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18/12/2024 17:34
Il parroco è stato diffamato a mezzo stampa. Dal sindaco. “Il sacerdote sia risarcito con 43mila euro”. Suona più o meno così la sentenza con cui il tribunale di Pavia ha intimato al sindaco di Barbianello Giorgio Falbo (al momento sospeso dall’incarico) e a un suo collaboratore di versare questa cifra a don Gianfranco Maggi al termine di un’aspra diatriba legale che aveva a che fare con la divulgazione di lettere e volantini diffusi in paese tra il 2020 e il 2021. Una campagna (ritenuta dunque diffamatoria) che aveva a che fare con la scuola materna di Barbianello: in sostanza il comune (come poi è avvenuto) aveva ottenuto fondi per metterlo in sicurezza, ma la parrocchia, proprietaria, non era d’accordo. La querelle era finita con l’esproprio del bene a favore del comune, la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza con fondi Pnrr e la riapertura della scuola. Nell’apprendere la decisione del giudice, Falbo ha spiegato di non essere in grado di pagare nulla e che in fondo con quegli scritti si metteva solo al corrente la popolazione di quel che già si sapeva. Eletto sindaco per la sesta volta nel giugno scorso, Falbo è stato sospeso recentemente dal ruolo per l’applicazione della legge Severino dopo una condanna a 2 anni 8 mesi per induzione indebita nell’ambito dell’inchiesta sui fanghi inquinati prodotti da una ditta di Belgioioso. Avrebbe fatto presunte pressioni a un agente di polizia locale per non effettuare un sopralluogo su alcuni terreni dove venivano sparsi questi fanghi. L’accusa di inquinamento, invece, era decaduta, così come per quasi tutti gli altri imputati nell’inchiesta.