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15/04/2025 18:54
Si è chiuso con un’assoluzione il processo a carico di cinque attivisti del movimento Ultima Generazione, imputati per violenza privata in relazione al blocco stradale messo in atto il 6 ottobre 2022 in via Palmanova, a Milano. Il giudice ha riconosciuto che il fatto "non costituisce reato", accogliendo in pieno la linea difensiva degli imputati. Assoluzione piena anche per la violazione del foglio di via per Simone Ficicchia, in quel caso perché "il fatto non sussiste".

L’azione si inseriva nel contesto di una più ampia mobilitazione ambientalista, con scioperi della fame a oltranza a Milano e Roma per chiedere un incontro con la politica su misure urgenti per il clima.

Gli attivisti, già sanzionati amministrativamente per l’azione, erano stati accusati di violenza privata in base a un’interpretazione giuridica contestata dalla difesa. La sentenza ha stabilito che il blocco stradale, così come messo in atto, non integra un reato penale, salvo quanto previsto da nuove norme che però non possono essere applicate retroattivamente.

La decisione del giudice di Milano, destinata a far discutere, arriva dunque in un momento di transizione normativa, tra proteste ambientali crescenti e una stretta legislativa in arrivo. Per gli attivisti, è una vittoria giudiziaria e simbolica. Per il Governo, un ultimo caso prima del giro di vite, proprio come ricordato dal deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, che ha criticato la sentenza e annunciato un imminente cambio di rotta:
"Quella di oggi è, con ogni probabilità, l’ultima assoluzione per reati di questo genere. Con il decreto Sicurezza, che approveremo nei prossimi giorni, il Governo ha deciso di inasprire le pene, soprattutto per chi blocca strade e ferrovie. Le sanzioni oggi vanno da mille a quattromila euro, ma con le nuove norme si prevede anche la reclusione fino a un mese”.

"Ora la musica cambia – ha aggiunto De Corato –. Chi sbaglia deve pagare”.