11/03/2025 17:37
Si sono chiusi nel silenzio i tre interrogati di garanzia nell’inchiesta sulla Gintoneria di via Napo Torriani, al centro di un presunto giro di droga e prostituzione. Stefania Nobile, Davide Lacerenza e Davide Ariganello, tutti agli arresti domiciliari dal 4 marzo, hanno scelto di non rispondere alle domande della giudice per le indagini preliminari Alessandra De Fazio.

La prima a comparire nel pomeriggio di oggi, martedì 11 marzo, è stata Stefania Nobile, assistita dall’avvocato Liborio Cataliotti. Dopo aver formalizzato le proprie generalità, ha lasciato il Palazzo di Giustizia senza rilasciare dichiarazioni. Alle 15.30 è stato il turno di Davide Lacerenza, il cui difensore non ha avanzato richieste per modificare la misura cautelare né intende presentare ricorso al Tribunale del Riesame. Al contrario, per Nobile verrà presentata un’istanza per chiederne la revoca. Nel tardo pomeriggio è stato interrogato anche Davide Ariganello, presunto factotum del locale, che ha seguito la stessa strategia difensiva.

L’indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e coordinata dalla pm Francesca Crupi, ha ricostruito un presunto giro di droga e prostituzione legato al locale. Se per i clienti abituali la Gintoneria era un cocktail bar di lusso, per una clientela più ristretta – tra cui imprenditori, influencer e giornalisti di gossip – c’era un privé con moquette rosa e soppalco per il sesso a pagamento. Alcuni usufruivano anche di un servizio "delivery" che includeva bottiglie di pregio, cocaina ed escort.

Nelle ultime ore sono state ascoltate nuove testimonianze da parte di giovani prostitute e dipendenti del locale, che avrebbero confermato il meccanismo degli incontri a pagamento e il ruolo di Lacerenza nella gestione delle ragazze, mentre Nobile si sarebbe occupata della parte economica.