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10/01/2025 10:55
Il contesto è cambiato e il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa è pronto a richiedere di nuovo che gli vengano tolti gli arresti domiciliari. Il primo cittadino è soggetto alla misura cautelare dal 29 novembre, accusato di aver corrotto l'ex consigliera comunale Roberta Giacometti, perché non facesse cadere l'amministrazione comunale. La stessa Giacometti, che era anche lei ai domiciliari, si è dimessa dalla sua carica, così come l'amministratore unico di Asm Holding Veronica Passarella e il direttore Alessandro Gabbi. Sarebbero proprio le dimissioni a convincere il sindaco di Vigevano a ripresentare la richiesta al Gip di revoca ai domiciliari, dopo le bocciature che sono arrivate dal tribunale del riesame e dallo stesso giudice per le indagini preliminari. Se nei primi due casi il sindaco di Vigevano aveva impostato la propria richiesta sulle indagini difensive svolte per dimostrare di non aver corrotto nessuno, questa volta la strategia potrebbe cambiare. Gli elementi prodotti (tra cui diverse testimonianze) entreranno in gioco qualora si svolga un processo, mentre questa volta si punterà sull'impossibilità di reiterare il reato contestato (cioè la corruzione) perché è cambiato il contesto. La differenza sarebbe maturata proprio grazie alle dimissioni di Giacometti. Non avrebbe più senso corromperla, in quanto non più consigliera, e di conseguenza cadrebbe la possibilità di reiterare il reato. Ora la palla torna quindi al giudice delle indagini preliminari, che è lo stesso che ha deciso la misura cautelare dei domiciliari.