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24/01/2025 15:35
Un impegno possibile in grado di salvare delle vite. Dall’inizio di gennaio al policlinico San Matteo di Pavia c’è stato un deciso incremento nelle donazioni di organi e tessuti vitali. Nello specifico, sono stati effettuati tre prelievi multiorgano e dieci di cornee. Un risultato conseguito oltretutto nell’arco di una sola settimana.
Lo scorso 8 gennaio, il primo intervento per una donazione a cuore fermo. Una donna di 74 anni, deceduta, aveva espresso in vita la volontà di donare gli organi e i tessuti dopo la morte. Il team incaricato del San Matteo, una volta stabilizzati gli organi, li ha portati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per un trapianto di fegato e al San Raffaele di Milano per un doppio trapianto di rene.
Nella stessa giornata in ospedale si stava accertando una morte neurologica su un paziente ricoverato in Rianimazione e sottoposto a ventilazione meccanica per fare sì che il cuore continuasse a battere, aprendo così la strada per una potenziale donazione. Gli specialisti sono riusciti a prelevare il fegato dal paziente deceduto, una donna di 72 anni. L’organo è stato poi trapiantato e portato con l’aereo di Stato all’ospedale San Camillo di Roma.
Il 13 gennaio, è stata realizzata un'altra donazione multiorgano, anche questa da un donatore a cuore battente, una donna di 51 anni. Il cuore è stato destinato alla Città della Salute di Torino, mentre il fegato ed entrambi i reni sono stati trapiantati presso il Policlinico di Milano.
Nella stessa settimana sono stati realizzati dieci prelievi di cornee da altrettanti pazienti deceduti al San Matteo. L’ospedale, in una nota, ha ricordato il grande lavoro di squadra che coinvolge medici, infermieri e professionisti e l’impegno delle famiglie che, con un gesto di immensa generosità, in un momento di grande dolore, ha fatto sì che i propri cari diventassero una fonte di speranza per gli altri.