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24/10/2025 15:15
Un turismo ferroviario che si ripropone ogni giorno, a ogni semaforo. La minoranza di “Garlasco Civica” attacca nuovamente sul problema delle lunghe code ai passaggi a livello, un tema che rimane di attualità in tutta la Lomellina. Non sono stati i pochi i Comuni, l’ultimo Lomello, che hanno sollevato il problema delle sbarre che rimangono abbassate a lungo, con tempi di attesa che variano dai dieci minuti alla mezz’ora.
In questo contesto, si colloca l’azione dei consiglieri di opposizione di “Garlasco Civica” che hanno scritto una lettera a Rfi e al ministero delle Infrastrutture. Nella missiva si segnalava quindi il problema delle code ai passaggi a livello a Garlasco, in particolare in via Bozzola e via Santa Lucia, parlando dei due principali nel centro abitato.
Una situazione che si ripercuote anche sul traffico, e di conseguenza anche sull’inquinamento in città, con automobilisti costretti a girare da un passaggio a livello all’altro, sperando di trovarne uno aperto. “Eppure basterebbe poco”, spiegano i consiglieri di “Garlasco Civica”. In una nota, si chiede al Comune di installare dei pannelli informativi, in cui venga specificato all’utente quale passaggio a livello sia aperto in quel momento o, al contrario, quale sia chiuso.
“Una tecnologia che esiste da anni”, chiosano gli esponenti di opposizione, “ma che a Garlasco sembra appartenere alla fantascienza”. Nei mesi scorsi c’erano stati dialoghi con Regione e Rfi per trovare una soluzione al problema. Dialoghi che per ora hanno portato a un nulla di fatto. “È ora che il Comune insista con le Ferrovie per ottenere un risultato concreto”, conclude la minoranza, “perché fermarsi salva la vita. Ma pretendere sicurezza è un dovere amministrativo”.