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14/03/2025 10:33
Una nuova grana da 300mila euro per il Comune di Milano. Il fronte è ancora quello della Movida e, nello specifico, quella che intasa le strade delle Cinque Vie, pieno centro, alle spalle di via Torino.
Otto residenti hanno infatti chiesto 292mila euro di risarcimento a Palazzo Marino, costretto a costituirsi in giudizio, per rumori e schiamazzi serali e notturni registrati in oltre quattro anni. E le prospettive non sono rosee per il Comune. L’anno scorso, infatti, la Cassazione ha confermato la responsabilità delle amministrazioni in questo genere di contestazioni.
Nel caso specifico, i residenti hanno messo nero su bianco le cifre, dando un valore a ciascuna notte di sonno perduto e quantificandolo in 50 euro. Considerando quindi i periodi primaverile ed estivo da maggio 2020 ad oggi, ogni abitate chiede un risarcimento di 9.125 euro all’anno. Moltiplicato per quattro anni e per otto residenti, ecco che Palazzo Marino dovrebbe versare in totale 292mila euro.
Sul fronte opposto, l’avvocatura comunale sottolinea che le richieste dei residenti risultano da un lato inammissibili dal momento che Palazzo Marino “non è responsabile dei fatti dannosi lamentati” e dall’altro infondate visto che il Comune ha messo in campo una serie di interventi per gestire, “nel rispetto del quadro normativo”, il fenomeno della movida.
Sono piuttosto i singoli esercizi commerciali, secondo il Comune, a dover essere chiamati in causa, trattandosi di tre locali e non di un tema che coinvolge l’intero quartiere.
Un primo riscontro lo si avrà nei prossimi mesi, con il caso del quartiere Lazzaretto, i cui abitanti hanno fatto causa per primi e sono in attesa dell’udienza conclusiva e della sentenza, prevista per ottobre.