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01/10/2024 18:12
Nel maxi blitz che ha portato all'arresto di 19 persone e con al centro le indagini sugli ultrà delle curve milanesi, è stato perquisito anche il rapper milanese 34enne Emis Killa, all'anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, il cui nome compare negli atti come in "rapporti", così come Fedez e altri cantanti, con Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri della Curva sud, ora in carcere. Da quanto si è saputo, il rapper non risulta indagato è si è trattato di una perquisizione "presso terzi".

Nell'ordinanza si legge anche della presenza di Emis Killa a San Siro per il match Milan-Torino dello scorso 17 agosto assieme a Lucci, che avrebbero "preso posto negli Skybox". Lucci era là "in virtù di un'autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Sorveglianza, perché 'affidato in prova'".

Il rapper Emis Killa, è stato identificato, assieme ad ultras rossoneri, come Francesco Lucci, fratello di Luca, nel contesto di una "aggressione" ad uno steward a San Siro per il match Milan-Roma dell'11 aprile scorso. Un episodio che, scrivono i pm nella richiesta cautelare, delinea "la pericolosità del tifo organizzato del Milan" e "conferma che lo stadio di San Siro è fuori controllo".

Lo steward (non è l'unico episodio di pestaggio ai danni di addetti alla sicurezza dello stadio) aveva "cercato invano di impedire che ai tornelli transitassero due individui muniti di un unico biglietto, venendo per tale ragione aggredito dagli ultras". Il rapper, come si legge, in base alle "immagini estrapolate" delle telecamere di sorveglianza sarebbe risultato presente assieme ad una quindicina di ultrà. Nel corso delle perquisizioni al rapper sono stati sequestrati 40mila euro in contanti, oltre a coltelli, tirapugni, mazze e uno storditore. Sempre nelle perquisizioni, nell'inchiesta di Polizia e Gdf, a carico degli arrestati, e di altri indagati e non, sono stati sequestrati in totale oltre 100mila euro, di cui circa 20mila a Cristian Ferrario, finito ai domiciliari e presunto "braccio destro" di Andrea Beretta.