03/12/2025 18:32
Fino a pochi giorni fa, dall’altra parte dell’oceano, il New York Post si mostrava preoccupato per la situazione attorno all’Arena Santa Giulia: «Se non sarà pronta in tempo, non ci sarà un piano B in vista delle Olimpiadi». Nel frattempo Milano incassava la provocazione… e ora risponde con i fatti. Perché il palazzetto più discusso dei Giochi 2026 ha finalmente una data di debutto: dal 9 all’11 gennaio ospiterà le Final Four della Coppa Italia di hockey, il primo vero test event sulla strada delle Olimpiadi.
Tre giorni di partite, spalti pieni, luci accese: insomma, la prima prova sul ghiaccio che dirà se la struttura è davvero pronta a diventare il cuore dei tornei olimpici. E sarà lì, che dal 5 febbraio si giocherà tutto: il torneo femminile fino al 19 febbraio e quello maschile fino al 22, poche ore prima della cerimonia di chiusura. Poi, un mese più tardi, toccherà al para ice hockey, con le migliori otto nazionali paralimpiche in gara dal 7 al 15 marzo.
E mentre si lavora agli ultimi ritocchi, c’è già chi guarda oltre le Olimpiadi: il primo nome annunciato per far vibrare l’arena nel dopo-Giochi è Ligabue, pronto a inaugurare la stagione dei grandi concerti nel nuovo impianto.
Un segnale chiaro: la struttura che qualcuno dava per spacciata ancora prima di nascere, ora punta a diventare uno dei poli principali dell’intrattenimento meneghino. Insomma, altro che “no piano B”: per l’Arena Santa Giulia il piano A sembra finalmente prendere velocità… e questa volta non solo sulla carta.