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20/12/2024 15:11
Avevano fatto saltare per aria con l’esplosivo gli sportelli del bancomat, colpendo in provincia di Pavia e in diverse regioni italiane. Otto persone, sospettate di far parte della banda del bancomat, sono state arrestate, nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Foggia. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati dall’utilizzo di materiale esplosivo, violazione della legge sulle armi, ricettazione e riciclaggio.
Le indagini sono partite nel dicembre di un anno fa, dopo una serie di furti realizzati avvalendosi di esplosivo con cui venivano danneggiati i bancomat per prelevare il denaro al loro interno. Almeno 17 gli episodi accertati e avvenuti tra luglio e settembre.
Le indagini, condotte su tutto il territorio nazionale, hanno consentito di individuare un’associazione per delinquere, con base logistica in provincia di Foggia. I malviventi sono accusati di aver colpito in Puglia, Piemonte, Campania, Basilicata e in Lombardia, nelle province di Pavia e Milano. Tra i colpi della banda avvenuti nel Pavese, rientrerebbero anche i due assalti agli sportelli presenti in piazza Silvabella, a Mortara, avvenuti proprio a distanza di pochi mesi, in quel periodo.
L’organizzazione era ben attrezzata con l’utilizzo di esperti nei meccanismi dei bancomat e una rigida divisione dei ruoli con annesso tariffario per spartirsi il bottino in proporzione alle professionalità criminali. 290mila euro l’ammontare dei soldi portati via nei colpi contestati, tutti eseguiti con la tecnica della “marmotta” che prevede di far saltare in aria lo sportello con ordigni artigianali. La banda aveva inoltre elaborato un sistema che permetteva di ripulire le banconote anche quando queste venivano macchiate dai dispositivi antifurto.