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17/09/2024 17:58
Un passo verso la ricandidatura a sindaco di Voghera alle prossime elezioni, ormai dietro l’angolo, al massimo un anno e mezzo. All’indomani dell’adesione di Paola Garlaschelli a Fratelli d’Italia, nei caffè e nei salotti buoni della città (e della provincia) tanti provano a interpretare il fatto, a leggere tra le righe quello che non c’è scritto nei comunicati e nelle dichiarazioni ufficiali. Ad iniziare, proprio dalla ricandidatura, al momento non confermata, che secondo i bene informati con la casacca del partito di Meloni prenderebbe decisamente quota. Per continuare con i rapporti di forza con gli altri partiti del centro destra, uno, soprattutto, la Lega, che nel 2020, quando la percentuale di gradimento degli italiani era capovolta, aveva lanciato Garlaschelli verso la vittoria niente meno che con Salvini in persona, senza contare il sostegno assicurato dall’ex deputata e oggi assessore regionale Elena Lucchini. E così sempre in tema di elezioni amministrative, c’è chi adora un accordo ai piani alti per la spartizione delle due città principali della provincia, dopo la vittoria del centro sinistra a Pavia. Con Voghera andrà al voto anche Vigevano, dove la Lega domina incontrastata da anni, ma dove, così come a Voghera, Fratelli d’Italia, con il vento in poppa, avrebbe potuto fare pressioni. L’ipotesi è stata smentita dal segretario provinciale Mangiarotti che, tuttavia, ha sottolineato gli ottimi rapporti con i cugini leghisti. Forza Italia - con una punta di ironia - annota che la richiesta del segretario cittadino di Fratelli d’Italia Giugliano di avere il vicesindaco è andata oltre le più rosee aspettative, trovandosi ora in squadra direttamente il sindaco. Dall’opposizione il Pd sottolinea con un certo sarcasmo che Garlaschelli “In 4 anni di amministrazione l’unica cosa che è riuscita a cambiare più volte è stato il partito di riferimento spostandosi sempre più a destra”.