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23/04/2025 13:20
Milano si prepara al corteo del 25 Aprile con tutto il peso della responsabilità che l’80esimo anniversario della Liberazione porta con sé. Sarà una manifestazione nazionale, nel cuore della città, in un clima particolare: non solo per il contesto internazionale teso, ma anche per i cinque giorni di lutto nazionale proclamati dopo la morte di Papa Francesco. Un contesto che ha spinto il governo a invitare a celebrazioni “sobrie”. Una richiesta che, secondo il sindaco Giuseppe Sala, lascia spazio a diverse interpretazioni che necessitano un chiarimento.

Il corteo partirà alle 14:30 da Porta Venezia per arrivare in piazza Duomo, dove si alterneranno sul palco diversi interventi: dall’ex partigiana Sandra Gilardelli, al sindaco Sala, ai presidenti di Anpi Milano e nazionale, fino al segretario della Cgil Maurizio Landini. Attesi anche esponenti politici tra cui la segretaria del PD Elly Schlein, Nicola Fratoianni, leader di alleanza verdi e sinistra, e Maurizio Acerbi.
Ma accanto al significato civile, resta alta la guardia. La memoria degli scontri del 2024 è ancora viva: un componente della Brigata Ebraica fu accoltellato in piazza Duomo da un ragazzino. E dopo i recenti disordini avvenuti al corteo pro Palestina del 12 aprile — con una trentina di infiltrati segnalati — la preoccupazione cresce. “Non ci aspettiamo un clima più sereno”, ha fatto sapere il direttore del museo della Brigata, Davide Romano. Anche quest’anno i membri della Brigata sfileranno, scortati dai City Angels e con il supporto dei servizi d’ordine dei sindacati, dei partiti e delle forze dell’ordine.
La macchina per salvaguardare l’integrità dei partecipanti è già in moto: il Comitato per l’ordine e la sicurezza si è riunito in giornata per definire il piano operativo. Attesi controlli serrati, strade chiuse al traffico, e presidi lungo tutto il percorso, che attraverserà il centro in un lungo serpentone di memoria e impegno civile.