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26/05/2023 14:09
Ogni giorno, da circa quattro mesi, Alberto Stasi lascia il carcere di Bollate per recarsi al lavoro e poi rientrare. La notizia è stata riportata in queste ore sulle pagine del Corriere della Sera. Stasi, oggi, 39enne, era stato condannata otto anni fa per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi del 13 agosto 2007 a Garlasco: un fatto di cronaca che aveva scosso l’opinione pubblica avendo grosso risalto sui media anche a livello nazionale.

Dal dicembre del 2015 l’uomo è recluso nel carcere di Bollate per scontare la condanna a 16 anni. Da quattro mesi però il tribunale di sorveglianza di Milano lo ha ammesso al lavoro esterno. Stasi, come riferito dal Corriere, svolge attività contabili ed amministrative ma con direttive piuttosto rigide sugli orari di ingresso e di uscita dal carcere, sui tragitti da effettuare e sui mezzi di trasporto da utilizzare.

Nel 2015 era arrivata la condanna definitiva dopo le precedenti assoluzioni, in seguito annullate, del 2009 e del 2011. 16 anni di carcere grazie alla riduzione di un terzo della pena.

Il risarcimento in favore della famiglia Poggi era stato fissato invece ad un milione di danni e a 150mila euro di spese legali. Nel 2018 le parti hanno raggiunto un accordo: una transazione che impegna Stasi a risarcire 700mila euro. Metà della somma è già stata liquidata. Stasi ha il fine pena nel 2030 con la possibilità di chiedere l’affidamento in prova a partire dal 2025.