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07/11/2025 17:58
«Sabato mattina sono andato a fare un sopralluogo in Gae Aulenti, volevo capire dove colpire». Così Vincenzo Lanni ha ricostruito davanti agli inquirenti la pianificazione dell’aggressione dello scorso 3 novembre, nella piazza simbolo del potere economico milanese, ai danni di Anna Laura Valsecchi, la manager di Finlombarda che stava andando al lavoro. «Il mio obiettivo non era lei, ma il sistema finanziario: Unicredit e tutto ciò che rappresenta». L’uomo, 59 anni, ha spiegato di aver portato con sé il coltello e di aver valutato percorsi e vie di fuga, fino a individuare la vittima. «Ho aspettato l’occasione giusta, ho inferto un colpo solo e me ne sono andato», ha aggiunto.
Lanni ha poi raccontato le ragioni di quel gesto: un rancore accumulato per il licenziamento da una società informatica circa dieci anni prima e la frustrazione per la perdita dei risparmi in Borsa. Il giovedì precedente era stato allontanato dalla comunità Exodus per uno schiaffo a un altro ospite, ma ha deciso di recarsi comunque nel capoluogo lombardo.
Il percorso del 59enne era già segnato da episodi simili: nel 2015 aveva ferito due anziani nella Bergamasca, scelti a caso. Nonostante i precedenti, nel 2024 i medici avevano dichiarato cessata la sua pericolosità sociale. Gli inquirenti ora confrontano le dichiarazioni con le perizie psichiatriche, le vicende precedenti e i protocolli di sorveglianza, per capire se l’escalation poteva essere prevenuta.
La donna intanto, soccorsa dal Niguarda, respira autonomamente e le sue condizioni sono stabili, mentre Lanni resta in carcere convalidato per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di arma.