Ottobre
Giovedì 11 ottobre
2012_10_11 ore 20.30 (Turno A)
Sabato 13 ottobre 2012_10_13 ore 20.30 (Turno B)
TOSCA
Opera in tre atti
di Giacomo Puccini
su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
dal dramma omonimo di Victorien Sardou
regia Elena Barbalich
direttore Gianpaolo Bisanti
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
coro Circuito Lirico Lombardo
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900
Venerdì 19 ottobre
2012_10_19 ore 21.00
Sabato 20 ottobre 2012_10_20 ore 21.00
Domenica 21 ottobre 2012_10_21 ore 16.00
SORELLE D'ITALIA
http://concertodautunno.blogspot.it/2012/10/20121019-si-apre-la-stagione-di-prosa.html
Novembre
Mercoledì 7 novembre
2012_11_07 ore 21.00
THE SWINGLE
SINGERS
Classical
Reinventions
Musiche di J.S. Bach, A. Corelli, G. Donizetti, M. De Falla,
C. Debussy, A. Piazzolla, Chick Corea, J.Lennon/P. McCartney
In coproduzione con Collegio Ghislieri
Giovedì 15 novembre
2012_11_15 ore 20.30 (Turno A)
Sabato 17 novembre 2012_11_17 ore 20.30 (Turno B)
L’ITALIANA IN
ALGERI
Dramma giocoso in
due atti
di Gioachino Rossini
su libretto di Angelo Anelli
regia di Pier Luigi Pizzi ripresa da Paolo Panizza
direttore Francesco Pasqualetti
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
coro Circuito Lirico Lombardo
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro San Benedetto, 22 maggio 1813
Personaggi e interpreti
Isabella Carmen Topciu
Lindoro Enea Scala
Taddeo Bruno Taddia
Mustafà Abramo Rosalen
Elvira Sonia Ciani
Zulma Alessia Nadin
Haly Davide Luciano
Movimenti coreografici Isa Traversi
maestro del coro Diego Maccagnola - Coro del Circuito Lìrico Lombardo
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Teatro Coccia di Novara,
Teatro Alighieri di Ravenna
in occasione del bicentenario della prima rappresentazione
CORO DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO
Tenori Gianmaria Aliverta, Roberto Biffi, Vittorio Dante Ceragioli, Paolo De
Stefano, Gianluca Rasano, Simone Milesi, Mario Moi, Marco Ravalli, Antonino
Sciuto, Angelo Tommasoni, Virginio Zadro Bassi Luca D Ascoli, Matteo Disca,
Daniele Facchin, Angelo Lodetti, Alessandro Nuccio, Stefano Pozzi, Alberto Sala,
Fabrizio Scrivami, Giovanni Todaro
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO
violini primi Sara Sternieri, Elena Bassi, Alessandro Braga, Lorenzo Gugole,
Adriana Marino, Barbara Pinna, Tatiana Reout, Mauro Rovetta, Costanza Scanavini,
Chiara Spagnolo Violini secondi Paola Diamanti, Lorenzo Brufatto, Alessandro Del
Signore, Simone Di Giulio, Valentina Favotto, Federica Fersini, Alberto
Martinelli, Lino Pietrantoni Viole Monica Vatrini, Sara Calabria, Valentina
Giangaspero, Luigi Magnozzi, Marco Mazzi, Stefan Veltchev, Chiara Scopelliti
Violoncelli Claudio Gìacomazzi, Silvia Cosmo, Francesco Dessy, Diego Palermo
Contrabbassi Riccardo Grotti, Giuseppe Di Martino, Roberto Ranetta Flauti Sonia
Fermenti Alessandro Longhi Oboi Marco Ambrosini, Domenico La-macchia Clarinetti
Simone Nicoletta, Beatrice Cattaneo Fagotto Annamaria Barbaglia Comi Alfredo
Pedretti, Andrea Godio Trombe Guido Guidarelli, Matteo Anghilieri Percussioni
Andrea Scarpa, Simone Fortuna Ispettore Donatella Campoleoni
Scritto da Angelo Anelli per
Luigi Mosca nel 1808, il libretto dell'Italiana in Algeri è ispirato alla
leggenda araba di Roxelane, favorita di Solimano II. Fondato sulle convenienze
teatrali del tempo, senza pretesa che la trama fosse plausibile e i personaggi
autentici, il testo fu la base perfetta per l'ideazione musicale di Gioacchino
Rossini che nel 1813 lo fece rappresentare a Venezia con due dei migliori
cantanti del tempo. Il successo fu enorme e l'opera fu replicata innumerevoli
volte nell'arco di tutto l'Ottocento. La «folle organisée et complète» che,
secondo Stendhal, connotava la partitura, fu dunque ben recepita e condivisa dal
pubblico contemporaneo che si lasciò coinvolgere dall'atmosfera frizzante e
briosa qua e là venata di languore e abbandono.
Già dalla sinfonia si pregusta questo dualismo: da un lato lo spirito buffo e
divertito rappresentato dall'Andante, che costituisce il primo tempo, e
dall'Allegro seguente, in cui si sviluppano ritmi travolgenti e sgargianti
effetti di crescendo; dall'altro la nostalgia e la riflessione coincidenti con
il motivo dell'oboe ripreso dal clarinetto alla fine del primo tempo. Il
contrasto strumentale esemplifica mirabilmente la vicenda fondata sul sentimento
amoroso tra Isabella e Lindoro. La donna, la figura più vivida dell'opera,
rivela in ogni circostanza un'indole risoluta. Al suo primo apparire attacca
subito una cavatina decisa; nel duetto con Taddeo ugualmente è perentoria; nella
successiva aria, in prossimità del finale primo, parimenti avvia una melodia
volitiva sulla quale si modellerà il suo interlocutore Mustafà. La sua aria del
secondo atto, annunciata dal flauto e commentata dai pizzicati degli archi,
rappresenta invece un 'oasi di languore e sensualità, che sarà ribadita
dall'Andante successivo al coro degli schiavi, dove si affronta il tema
patriottico, che predispone all'epilogo. Lindoro, invece, appare carattere più
debole, ma è sorretto dalla fermezza di Isabella. Il suo primo momento è molto
delicato con uno strumentale raffinato, mentre l'aria del secondo atto, quando
esprime la gioia per il ricongiungimento, è uno scoppiettante quanto acrobatico
Allegro. I momenti esilaranti coincidono con i dialoghi a due o a tre e,
ovviamente con i finali. Il colloquio iniziale tra Mustafà e Lindoro; il
terzetto «dei pappataci», ma soprattutto il finale del primo atto dove
un'orchestra frizzante sottolinea i colloqui ora ironici ora ilari tra i diversi
ruoli, e che raggiunge il culmine con efficaci onomato-pee, sono gli esempi più
calzanti. Nel secondo atto il quintetto aperto da Mustafà e il finale, che
alterna virtuosismi e il cicaleccio dei singoli personaggi, assicurano il
divertimento accresciuto dal massiccio intervento del coro. Non mancano momenti
solistici particolarmente riusciti anche per altri personaggi: la filastrocca di
Taddeo nel secondo atto, la finissima aria di Haly e l'ultimo intervento di
Mustafà, che contagia per la sua arguzia. Il coro non ha lieve ruolo. Non
soltanto nei finali si prodiga per creare confusione accentuando l'ilarità
genera/e, ma di volta in volta definisce un clima o una situazione specifica: di
mestizia al levarsi del sipario; di ammirazione per le doti di conquista di
Mustafà; fintamente solenne all'inizio del secondo atto; patriottico nel finale
secondo. dal programma di sala a cura di Mariateresa Dellaborra
Venerdì 30 novembre
2012, ore 21.00
Sabato 1 dicembre 2012_12_01 ore 21.00
Domenica 2 dicembre 2012_12_02 ore 16.00
ALDO, GIOVANNI E
GIACOMO
Regia Arturo
Brachetti
Dicembre
Domenica 9 dicembre
2012_12_09 ore 20.30 (Turno A)
Martedì 11 dicembre 2012_12_11 ore 20.30 (Turno B)
ERNANI
Dramma lirico in
quattro atti
di Giuseppe Verdi
su libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma omonimo di Victor Hugo
regia Andrea Cigni
direttore Antonio Pirolli
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
coro Circuito Lirico Lombardo
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 9 marzo 1844
Personaggi e interpreti
Emani Rudy Park
Don Carlo Alessandro Luongo
Don Ruy Gomez de Silva Enrico Giuseppe Iori
Elvira Maria Billeri
Giovanna Nadiya Petrenko
Don Riccardo Saverio Pugliese
Jago Gianluca Margheri
maestro del coro Antonio Greco -
coro Circuito Lirico Lombardo
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
Banda di Palcoscenico del Teatro Sociale di Como
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo
scene Darlo Gessati costumi
Valerla Donata Bettella light designer Fiammetta Baldiserri
assistente alla regia Roberto Catalano direttore di scena ed assistente alle
scene Emanuele Binisi maestro di sala Eugenio Krizanovski maestri collaboratori
di palcoscenico Germana Arcese, Patrizia Bernelich maestro alle luci Fabio
Storelli maestro ai sovratitoli Sandro Zanon
Ernani, dramma lirico in quatto
parti su libretto di Francesco Maria Piave, fu la prima delle cinque opere
appositamente composte da Verdi perii Teatro La Fenice di Venezia. Andato in
scena il 9 marzo 1844, ottenne un successo clamoroso certamente grazie al cast
di cantanti (tra cui svettavano Sofia Loewe, Elvira, e Antonio Superchi nel
ruolo di Carlo), ma anche per il soggetto, desunto dal poema drammatico di
Victor Hugo "Hernani, ou l'honneur castillan" che ben si prestava a letture
risorgimentali (si pensi, ad esempio, al vigoroso coro «Si ridesti il leon di
Castiglia» modello attivo di congiura e dunque ben diverso dai nostalgici canti
alla patria degli Ebrei o dei crociati). Verdi stesso stese la sceneggiatura
dell'opera, che nel 1832 aveva già attirato l'attenzione di Vincenzo Bellini,
poi costretto ad abbandonare l'impresa, bloccato dalla censura. La storia
esercitava grande fascino perla sua forte carica romantica e l'ampia varietà dei
colpi di scena e fin dal suo primo apparire aveva suscitato polemiche. Verdi si
prodigò subito per adeguare le risorse musicali a questo tipo di drammaturgia
così ricca di effetti chiaroscurali ed ebbe così la possibilità di attuare una
nuova concezione melodrammatica più consona alla sensibilità del momento e in
linea con le istanze del pubblico, incentrando la vicenda sui singoli
personaggi, pochi e ben delineati, e non più sul coro-popolo, al quale affidò
una funzione decorativa e spettacolare, e soprattutto concentrandosi sul tema
dell'amore e non su quello dell'onore, che appariva predominante nella storia
originaria. Evidenziando in particolare la melodia del preludio iniziale,
ripresa nel quarto atto, nell'unico momento di felicità tra Emani ed Elvira («Ve'
come gli astri stessi»), il compositore intese probabilmente enfatizzare questo
sentimento ponendolo in una luce privilegiata e dando rilievo, nel contempo,
anche ai due personaggi innamorati rispetto ai restanti. La vicenda dalle fosche
tinte, densa di mirabolanti colpi di scena, di congiure, di travestimenti, ma
anche di balli e di situazioni più lievi riuscì a stimolare l'invenzione
musicale che si manifesta sia attraverso una sapiente strumentazione espressiva
sia una vocalità ispirata e utile a delineare le differenti situazioni. A tal
proposito, il quarto atto raggiunge l'apice compositivo per la tavolozza di
sentimenti che vi vengono tratteggiati in modo mirabile e conseguente (dal breve
attimo di felicità dei due giovani alla tragedia). La vocalità e la qualità
dell'invenzione melodica sono determinanti anche per definire i vari ruoli da un
punto di vista psicologico: Emani è il proscritto, sempre accompagnato dal suono
del corno che riecheggia come richiamo fatale dalle prime battute del Preludio
sino alla catastrofe fina/e; E/vira, travagliata dall'amore per Emani e dalle
passioni di Silva e di Carlo, presenta una scrittura virtuoslstica con slanci
lirici di sicuro effetto («Emani involami»), Carlo protagonista di «belle
melodie splendidamente cantabili» (Osborne), inesorabile e temibile Silva.
Sebbene ancora legata ad abbandoni vocali soggetti a differenti stati
emozionali, Emani si attesta su una posizione progressista e di ricerca
nell'ambito della creatività verdiana grazie alla sua eccezionale forza
penetrativa, all'irruenza dell'invenzione, al dosaggio degli effetti
spettacolari, all'acceso romanticismo.
dal programma di sala a cura di Mariateresa Dellaborra
Mercoledì 12
dicembre 2012_12_12 ore 21.00
Giovedì 13 dicembre 2012_12_13 ore 21.00
Venerdì 14 dicembre 2012_12_14 ore 21.00
AQUILONI
tratto da Giovanni
Pascoli
con Paolo Poli
Martedì 18 dicembre
2012_12_18 ore 20.30 (Turno A)
Mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 ore 20.30 (Turno B)
LUCIA DI
LAMMERMOOR
Dramma tragico in
due parti e tre atti
di Gaetano Donizetti
su libretto di Salvatore Cammarano
dal romanzo The bride of Lammermoor di Walter Scott
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Carlo, 26 settembre 1835
Personaggi e interpreti
Lucia Ekaterina Bakanova, Romina Casucci
Edgardo Francisco Corujo, Alessandro
Scotto di Luzio
Enrico Ashton Serban Vasile, Alexandru
Aghenie
Arturo Bucklaw Matteo Falcier
Raimondo Dario Russo
Alisa Cinzia Chiarini
Normanno Alessandro Mundula
direttore MATTEO BELTRAMI
regia e disegno luci HENNING BROCKHAUS
scene Josef Svoboda
ricostruzione allestimento scenico Benito Leonori
costumi Patricia Toffolutti
coreografie Emma Scialfa
maestro del coro Antonio Greco
Coro Circuito Lirico Lombardo Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Teatro Coccia di Novara,
Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell'Aquila di Fermo, Teatro
Alighieri di Ravenna Nuovo allestimento
Lucia di Lammermoor, creata in
poco più di un mese nel 1835, segna la consacrazione di Donizetti quale autore
di opere serie. La storia di passione e di odio confezionata dall'esperto
Cammarano, che aveva sintetizzato la vicenda da Walter Scott, affascina a tal
punto il compositore da permettergli di caratterizzare musicalmente i ruoli e di
descrivere così puntualmente gli ambienti da dar vita a un melodramma impregnato
di autentico spirito romantico. Due sono senza dubbio gli elementi fondamentali
degni di apprezzamento: la continuità dell'ispirazione e la vocalità mai incline
a convenzionalismi. La melodia, sia essa destinata alla voce sia agli strumenti,
racchiude un potere evocativo intenso e riesce ad esprimere le esasperate
passioni care alla sensibilità romantica senza per questo distaccarsi dalla
purezza lirica, lascito del melodramma settecentesco. La musica domina ogni
aspetto: tempo e luogo della vicenda appaiono del tutto ininfluenti, mentre
sostanziali sono i tratti generali quali i paesaggi notturni (non
necessariamente scozzesi, ma di qualunque paese) e la lotta 'politica' (non di
fazioni precise, ma di partiti che potrebbero agire in ogni epoca e luogo).
Senza alcuna sinfonia si entra nel vivo dell'azione e tutto lascia presagire una
tragica atmosfera accentuata dall'entrata del coro e confermata dal finale,
impostato in modo molto simile all'inizio, per enfatizzare l'unità concettuale
della partitura. Il primo personaggio in scena è lordi Enrico Asthon, signorotto
scozzese, rude e vigoroso, in netta contrapposizione a Lucia, inebriata
dall'amore, delicata e già dolente. Edgardo è vero tenore romantico, fiero,
aggressivo e veemente che si trasforma solo nel contatto con Lucia («Verranno a
te sull'aure», una delle pagine più nostalgiche e toccanti del teatro musicale
romantico). Il conflitto odio-amore si accentua nel secondo atto, che trova un
primo momento di intensa drammaticità nel sestetto («Chi mi frena in tal
momento») e quindi nella grande scena della follia, costruita con abilità
estrema, manipolando ingredienti già noti all'opera del XVIII secolo, piegati
qui con effetto altamente tragico. È un trascolorare di stati d'animo che
corrispondono a mutevolezza di ritmi e di forme (dall'Andante de «Il dolce suono
mi colpì di sua voce» all'Allegro «Ohimè! Sorge il tremendo fantasma», al
Larghetto «Sparsa è di rose» e di nuovo all'Andante «Ah, l'inno suona di nozze!»
per poi giungere a un altro Larghetto «Ardon gli incensi» attraverso rapide
incursioni in zone di Allegro e di Maestoso). Lo sfogo lirico diventa il modo
più efficace per descrivere la disperazione di una donna condotta dall'amore
all'omicidio e alla follia e raggiunge l'allucinazione quando gli echi e i
richiami che vagano nella sua mente sconvolta «si dissolvono nel canto senza
parole di arditissimi passaggi vocalizzati iterati dal suono vitreo e flebile di
un flauto anch'esso impegnato in spasmodici virtuosismi.» (Celletti) Dopo un
apparente momento di ripresa, si assiste alla presentazione commossa degli
istanti finali di vita di Lucia e di Edgardo e infine si è avvolti dalla quiete
del cimitero dei Ravenswood, dipinta da una sapiente orchestrazione in cui
risaltano richiami di corni, squilli di ottoni e ampie frasi degli archi. ( di
Marìateresa Dellaborra dal programma di sala)
Giovedì 20 dicembre
2012_12_20 ore 21.00
GIOÁNN BRERA
di Sabina Negri
con Bebo Storti
Venerdì 21 dicembre
2012_12_21 ore 21.00 – ingresso gratuito
Concerto di Natale
I SOLISTI DI PAVIA
Enrico Dindo direttore
musiche di G.Rossini, P. Hindemith, B. Bartok
SAN SILVESTRO E
CAPODANNO
Lunedì 31 dicembre 2012_12_31 ore 21.30
Martedì 1 gennaio 2013_01_01 ore 18.00
COMPAGNIA DELLA RANCIA
FRANKENSTEIN
JUNIOR
Un musical di Mel Brooks
Regia Saverio Marconi
Gennaio
Martedì 8 gennaio
2013_01_08 ore 21.00
BALLETTO DI SAN PIETROBURGO
LA BELLA
ADDORMENTATA
Musica Pëtr Il’ic
Cajkovskij
Coreografie Marius Petipa
Giovedì 10 gennaio
2013_01_10 ore 21.00
LA PETITE BANDE
Sigiswald Kuijken
primo violino
Musiche di G.F.Telemann
Venerdì 11 gennaio
2013_01_11 ore 21.00
Sabato 12 gennaio 2013_01_12 ore 21.00
Domenica 13 gennaio 2013_01_13 ore 16.00
COSI’ E’ (SE VI
PARE)
di Luigi Pirandello
con Giuliana Lojodice, Pino Micol, Luciano Virgilio
regia Michele Placido
Giovedì 17 gennaio
2013_01_17 ore 20.30 (Turno A)
Sabato 19 gennaio 2013_01_19 ore 20.30 (Turno B)
I CAPULETI E I
MONTECCHI
Tragedia lirica in
due atti
di Vincenzo Bellini
su libretto di Felice Romani
regia Sam Brown
direttore Christian Capocaccia
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
coro Circuito Lirico Lombardo
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1830
Martedì 22 gennaio
2013_01_22 ore 21.00
OSCURA IMMENSITA’
di Massimo Carlotto
con Giulio Scarpati
regia Alessandro Gassman
Sabato 26 gennaio
2013_01_26 ore 21.00
Domenica 27 gennaio 2013_01_27 ore 15.30 (Teatro per noi)
BULLI E PUPE
di F. Loesser
Compagnia Corrado Abbati
Martedì 29 gennaio
2013_01_29 ore 21.00
EZRALOW CLASSICS
Coreografie Daniel Ezralow
Mercoledì 30 gennaio
2013_01_30 ore 21.00
LILLO e GREG
Sketch & Soda
Febbraio
Venerdì 1 febbraio
2013_02_01 ore 21.00
Sabato 2 febbraio 2013_02_02 ore 21.00
Domenica 3 febbraio 2013_02_03 ore 16.00
MACBETH
di William
Shakespeare
con Giuseppe Battiston e Frédérique Loliée
regia Andrea De Rosa
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/01/20130201-macbeth-sanguinario-al.html
Mercoledì 6 febbraio
2013_02_06 ore 21.00
ORCHESTRA DELLA
SVIZZERA ITALIANA
Daniele Rustioni direttore
Pavel Berman solista
Musiche di S. Prokofiev, L. van Beethoven
Giovedì 7 febbraio
2013_02_07 ore 21.00
LA BELLE JOYEUSE
di Gianfranco Fiore
con Anna Bonaiuto
regia Gianfranco Fiore
Venerdì 8 febbraio
2013_02_08 ore 21.00
Sabato 9 febbraio 2013_02_09 ore 21.00
Domenica 10 febbraio 2013_02_10 ore 16.00
OPEN DAY
di Walter Fontana
con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro
regia Ruggero Cara
Mercoledì 13
febbraio 2013_02_13 ore 21.00
ALESSANDRA
FAIELLA
Stasera non escort
con Margherita Antonelli, Rita Pelusio, Claudia Penoni
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130213-stassera-non-escort-al-teatro.html
Venerdì 15 febbraio
2013_02_15 ore 21.00
Sabato 16 febbraio 2013_02_16 ore 21.00
Domenica 17 febbraio 2013_02_17 ore 16.00
IL DISCORSO DEL
RE
di David Seidler
regista e interprete Luca Barbareschi
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130208-il-discorso-del-re-con-luca.html
Martedì 19 febbraio
2013_02_19 ore 21.00
IL PICCOLO
PRINCIPE
di Antoine de Saint-Exupéry
con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130219-fabrizio-gifuni-con-il-piccolo.html
Venerdì 22 febbraio
2013_02_22 ore 21.00
I POMERIGGI
MUSICALI DI MILANO
Christoph Poppen direttore
Gabriele Geminiani violoncello
Musiche di L. van Beethoven, F.J. Haydn, W. A. Mozart
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130222-christoph-poppen-con-i.html
Sabato 23 febbraio
2013_02_23 ore 21.00
IL PIPISTRELLO
di J. Strauss
Compagnia Corrado Abbati
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130223-pipistrello-al-fraschini-di.html
Domenica 24 febbraio
2013_02_21 ore 21.00
COMPAÑIA ESPAÑOLA DE DANZA
BAILANDO MI
TIERRA – MUDÉJAR
di e con Miguel Angel Berna
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/02/20130224-danza-spagnola-con-miguel.html
Martedì 26 febbraio
2013_02_26 ore 21.00
Mercoledì 27 febbraio 2013_02_27 ore 21.00
Giovedì 28 febbraio 2013_02_28 ore 21.00
IL VENTAGLIO
di Carlo Goldoni
regia Damiano Michieletto
Marzo
Venerdì 1 marzo 2013_03_01 ore 21.00
ROSSO
di John Logan
con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña
regia Francesco Frongia
Martedì 5 marzo 2013_03_05 ore 21.00
MAX PISU
Amnesie
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/03/20130305-max-pisu-in-scena-al-fraschini.html
Giovedì 7 marzo
2013_03_07 ore 21.00
SWEDISH GALA
Coreografie Birgit Cullberg
Primi ballerini Sabrina Brazzo, Gilda Gelati, Mick Zeni
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/03/20130307-teatro-faschini-danza-con.html
Venerdì 8 marzo
2013_03_08 ore 21.00
STEFANO
BOLLANI, JESPER BODILSEN, MORTEN LUND
Stone in the Water
Stefano Bollani piano, Jesper Bodilsen contrabbasso, Morten Lund batteria
Musiche di S. Bollani, J. Bodilsen, C. Veloso, A,C, Jobim, F. Poulenc
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/05/20130308-teatro-fraschini-di-pavia-il.html
Lunedì 11 marzo
2013_03_11 ore 21.00
BENIAMINO
di Steve J. Spears
con Paolo Ferrari
regia Giancarlo Sepe
Martedì 12 marzo
2013_03_12 ore 21.00
Mercoledì 13 marzo 2013_03_13 ore 21.00
Giovedì 14 marzo 2013_03_14 ore 21.00
LA GRANDE
MAGIA
di Eduardo De Filippo
regista e interprete Luca De Filippo
Venerdì 15 marzo
2013_03_15 ore 21.00
I POMERIGGI
MUSICALI DI MILANO
Francesco Lanzillotta direttore
Enrico Carraro viola
Paolo Speziale contrabbasso
Musiche di C. Gounod, A.Cara, R. Strauss
Giovedì 21 marzo
2013_03_21 ore 21.00
KARAMAZOV
adattamento e regia César Brie
con César Brie
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/03/20130321-karamazov-in-scena-al-teatro.html
Venerdì 22 marzo
2013_03_22 ore 21.00
KREMERATA
BALTICA
Mikhail Pletnev direttore
musiche di J. S. Bach, F. I.Haydn
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/03/20130322-kremerata-baltica-in-concerto.html
Lunedì 25 marzo
2013_03_25 ore 21.00
Martedì 26 marzo 2013_03_26 ore 21.00
Mercoledì 27 marzo 2013_03_27 ore 21.00
RICCARDO III
di William Shakespeare
regista e interprete Alessandro Gassman
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/03/20130325-riccardo-iii-con-alessandro.html
Aprile
Venerdì 5 aprile 2013_04_05 ore 21.00
MAURIZIO BATTISTA
Sempre più convinto
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/04/20130405-comici-al-teatro-fraschini.html
Sabato 6 aprile 2013_04_06 ore 21.00
ORCHESTRA SINFONICA
DI MILANO GIUSEPPE VERDI
Jader Bignamini direttore
Lilya Zilberstein pianoforte
musiche di A. Borodin, N. Campogrande, S. Rachamaninov, I.F. Stravinskij
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/04/20130406-jader-bignamini-dirige-la.html
Martedì 16 aprile
2013_04_16 ore 21.00
BALLETTO DI ROMA
OTELLO
musiche Antonin Dvorak
coreografie Fabrizio Monteverde
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/04/20130416-otello-in-danza-nella-versione.html
Venerdì 19 aprile
2013_04_19 ore 21.00
NUZZO e DI
BIASE
Paradossi e parastinchi
Maggio
Giovedì 9 maggio 2013_05_09 ore 21.00
IL GUARDIANO
di Harold Pinter
con Gigio Alberti, Mario Sala, Alessandro Tedeschi
regia Lorenzo Loris
Giovedì 16 maggio 2013_05_16 ore 21.00
MAHLER CHAMBER
ORCHESTRA
Leif Ove Andsnes pianoforte
musiche di L. van Beethoven, I.F. Stravinskij
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