CALENDARIO
Giovedì 09 Ottobre 2008 Ore:20:30 TURNO A
Sabato 11 Ottobre 2008 Ore:20:30 TURNO B
Giacomo Puccini
Turandot
dramma lirico in tre atti e cinque quadri
musica di Giacomo Puccini
libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi
Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala 26 aprile 1926
Personaggi ed interpreti
Turandot Elena Lo Forte
Calaf Francesco Anile
Liù Loredana Arcuri
Timur Ernesto Morillo
Altoum Fernando Cordeiro Opa
Ping Leonardo Galeazzi
Pang Enea Scala
Pong Mert Süngü
Mandarino Giuseppe Pizzicato
Putinpao Qinggu Yan
direttore Pietro Mianiti
regia Hiroki Ihara
scene Antonio Mastromattei
costumi Sakon Asuka
light designer Harumi Haranaka
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali di Milano
coro As.Li.Co. del Circuito Lirico Lombardo
Coro voci bianche, Orchestra di palcoscenico, Gruppo danza del Teatro Sociale
di Como
maestro del coro Antonio Greco
Allestimento 2003
Coproduzione dei Teatri di Tradizione del Circuito Lirico Lombardo :
Fondazione Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como (capofila),
Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Grande di Brescia
PROSA
Venerdì 17 ottobre 2008, ore 21.00 (Turno A)
Sabato 18 ottobre 2008, ore 21.00 (Turno B)
Domenica 19 ottobre 2008, ore 16.00 (Turno C)
IRMA Spettacoli
AMLETO
di Lella Costa, G. Gallione, M. Cirri
regia Giorgio Gallione
musiche Stefano Bollani
costumi Antonio Marras
scene Guido Fiorato
con Lella Costa
durata 2 ore circa compreso intervallo
Amleto è una “grande enciclopedia del narrabile
che contiene la radice di tutte le storie umane”
Con estrema leggerezza Lella Costa recita i
versi di Amleto alternandoli a riflessioni ironiche.
Il monologo “essere o non essere”, ad esempio, che non è altro che una
delle possibili manifestazioni del dubbio incontrato quotidianamente nelle
situazioni più ricorrenti, viene raccontato anche in tutte le possibili
variazioni, a partire dalle cosmicomiche di Italo Calvino in poi e nelle
variegate modalità in cui è stato pronunciato a teatro.
La follia di Ofelia, vista in una prospettiva femminile, viene narrata
nella forma di un dolore manifestato, che causa un isolamento dal resto del
mondo. Nella morte imminente di ventimila uomini, che combattono per un palmo di
terra che non basterà nemmeno a seppellirli, si legge tutta l’attualità del
terribile destino di popoli che si confrontano con la guerra.
Dentro ad una scenografia semplice, di legno e terra, con uno sfondo di teli in
chiaroscuro, che bastano ad evocare le atmosfere del testo originale insieme ad
una musica sottile ed appropriata composta da Stefano Bollani, Lella Costa si
destreggia con rapidità di parola, trasforma la tragedia in una riflessione
seria, a tratti divertente, entro un modo di fare teatro che deve ostinatamente
coltivare le emozioni.
Lella Costa, raffinata ed ironica
interprete del nostro teatro.
Dopo gli studi in Lettere e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici
esordisce nel 1980 con il suo primo monologo: Repertorio, cioè l’orfana e il
reggicalze. È l’inizio di un percorso che la porterà a frequentare autori
contemporanei, a farsi le ossa alla radio, ad avvicinarsi al cosiddetto
teatro-cabaret ed a raggiungere il successo divenendo una delle più amate
attrici italiane. Nel 1987 debutta con Adlib, monologo con cui inizia anche la
sua attività di autrice. Seguiranno Coincidenze, Malsottile, Magoni, (con le
musiche originali di Ivano Fossati), La daga nel loden, Stanca di guerra
(scritto in collaborazione con Alessandro Baricco), Un’altra storia (con la
regia di Gabriele Vacis), Precise Parole e Traviata, sempre con la regia di
Vacis. Lella Costa alterna l’impegno teatrale con rare, ma raffinate apparizioni
televisive, indovinate trasmissioni radiofoniche e un costante impegno civile a
favore soprattutto di Emergency.
SOLISTI DI PAVIA:
DEBUTTA IN BASILICA IL CICLO DI CONCERTI DEDICATO A BEETHOVEN
Enrico Dindo,
fondatore dell’orchestra (9 dicembre 2001), festeggia quest’anno i sette anni
dalla nascita de I Solisti di Pavia.
In questi anni il gruppo musicale ha realizzato cicli di concerti nelle chiese
cittadine, concerti nel Teatro di residenza, ma anche una ricca e prestigiosa
tournée all’estero (recentemente a Malta, luglio 2008). Quest’anno l’Orchestra,
dopo il successo dello scorso anno, torna ad esibirsi in un luogo estremamente
suggestivo: la splendida Basilica romanica di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia,
che custodisce i resti mortali di S. Agostino e del filosofo Severino Boezio. Il
Ciclo di tre concerti è dedicato al genio di Beethoven.
Il primo concerto in programma si terrà giovedì 30 ottobre 2008, alle ore 21.00.
Saranno eseguite la Sonata per violino e pianoforte op. 30 n° 3 in sol maggiore,
la Sonata per violoncello e pianoforte op. 69 in la maggiore, il Trio per
violino, violoncello e pianoforte op. 70 n° 2 in mi bemolle maggiore.
Musicisti solisti: Marco Rogliano, violinista romano diplomato al Conservatorio
di Santa Cecilia, Alexander Lonquich, pianista tedesco rivelatosi al Concorso
Casagrande dedicato a Schubert, lo stesso Enrico Dindo al violoncello.
Giovedì 13 Novembre 2008 Ore:20:30 TURNO A
Sabato 15 Novembre 2008 Ore:20:30 TURNO B
Giuseppe Verdi
Falstaff
commedia lirica in tre atti
libretto di Arrigo Boito
dal dramma The History of Henry the Fourth di William Shakespeare
Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 9 febbraio 1893
Durante le prove:
(Immagini ricevute direttamente da Ufficio stampa Teatro
Fraschini)
Personaggi ed interpreti
Falstaff Ambrogio Maestri
Ford Costantino Finucci
Fenton Emanuele D’ Aguanno
Alice Teresa Romano
Nannetta Caterina Di Tonno
Quickly Romina Tomasoni
Meg Valeria Tornatore
Bardolfo Stefano Consolini
Pistola Luca Gallo
Caius Enea Scala
direttore Antonello Manacorda
regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
costumi Giovanna Avanzi
light designer Nicholas Bovey
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali di Milano
coro As.Li.Co. del Circuito Lirico Lombardo
maestro del coro Antonio Greco
Nuovo Allestimento
Coproduzione dei Teatri di Tradizione del Circuito Lirico Lombardo: Fondazione
Teatro Fraschini di Pavia (capofila), Teatro Sociale di Como, Fondazione
Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Grande di Brescia
Venerdì 21 Novembre 2008 Ore:20:30 TURNO A
Domenica 23 Novembre 2008 Ore:15:30 TURNO B
Gaetano Donizetti
Don Pasquale
dramma buffo in tre atti
libretto di Giovanni Ruffini
Prima rappresentazione Parigi, Théâtre des Italiens, 3 gennaio 1843
(Immagini ricevute direttamente da Ufficio stampa Teatro
Fraschini)
Personaggi ed Interpreti
Norina Ilina Mihaylova
Don Pasquale Alessandro Spina
Malatesta Davide Bartolucci
Ernesto Samuele Simoncini
Notaio Dario Bono
direttore Francesco Maria Colombo
regia Mariano Dammacco
scene Antonio Mastromattei
costumi Luigi Spezzacatene
light designer Mariano Dammacco
orchestra lirica I Pomeriggi Musicali di Milano
coro As.Li.Co. del Circuito Lirico Lombardo
maestro del coro Antonio Greco
Nuovo Allestimento
Coproduzione dei Teatri di Tradizione del Circuito Lirico Lombardo: Fondazione
Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como, Fondazione Teatro Ponchielli
di Cremona, Teatro Grande di Brescia (capofila)
PROSA
Martedì 25 novembre 2008, ore 21.00 (Turno A)
Mercoledì 26 novembre 2008, ore 21.00 (Turno B)
Giovedì 27 novembre 2008, ore 21.00 (Turno C)
Mercadante – Teatro Stabile di Napoli
GOMORRA
di Roberto Saviano e Mario Gelardi
regia Mario Gelardi
con
Ivan Castiglione - Roberto
Francesco Di Leva - Pikachu
Giuseppe Gaudino - Mariano
Giuseppe Miale di Mauro - Stakeholder
Adriano Pantaleo – Kit Kat
e con la partecipazione straordinaria di
Ernesto Mahieux - Pasquale
scene Roberto Crea
costumi Roberta Nicodemo
musiche Francesco Forni
immagini Ciro Pellegrino
spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Roberto
Saviano
e da un’idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi
Francesco di Leva_Adriano Pantaleo
Francesco di Leva e Ivan
Castiglione, Gomorra
(Immagini ricevute direttamente da Ufficio stampa Teatro
Fraschini)
Rispetto al romanzo, la versione teatrale,
curata da Mario Gelardi e dallo stesso Saviano, individua nella complessa rete
di situazioni, cinque storie, cinque personaggi: Don Pasquale il sarto (Ernesto
Mahieux, protagonista del film di Matteo Garrone L’imbalsamatore), Mariano dei
kalashnikov, Pikachu lo spacciatore, Kitkat il corriere della droga, Stakeholder
(ovvero colui che è indispensabile) il laureato bocconiano esperto nel riciclo
di rifiuti tossici. Storie legate da quella dello stesso Saviano, che le unisce
tutte attraverso la figura di Roberto il giornalista. I protagonisti si muovono
in un sobborgo metropolitano, nel quale si consuma una vera e propria guerra
imprenditoriale, caratterizzata da un clima denso, nel quale emerge la
soddisfazione e il piacere di sparare, di sfuggire alla legge, di fare soldi
attraverso lo smaltimento di rifiuti tossici, con il commercio di droga. Uomini
contemporanei inesorabilmente votati ad una sola religione che si basa sul
successo e sul denaro. Uno spettacolo limpido, senza alcuna metafora, essenziale
ed implacabile come una sventagliata di mitragliatrice, nel quale incombe la
morte: quella ingiusta, senza significato e costante dei 3700 morti ammazzati
per camorra a partire dal 1979.
Martedì 09 Dicembre 2008 Ore:20:30 TURNO A
Giovedì 11 Dicembre 2008 Ore:20:30 TURNO B
Georges Bizet
Carmen
Opera in 4 atti. Libretto di H. Meilhac e L. Halévy
dalla novella omonima di Prosper Mérimée.
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 3 marzo 1875
Personaggi ed interpreti
Carmen Nora Sourouzian
Micaela Davinia Rodriguez
Frasquita Eleonora Cilli
Mercedes Annunziata Vestri
Don José José Ballestrin / Mickael Spadacini
Escamillo Claudio Sgura
Il Dancairo Enrico Marabelli
Il Remendado Camillo Facchino
Zuniga Ugo Guagliardo
Morales Marcello Rosiello
Direttore Riccardo Frizza
Regia, scene e costumi Ferdinando Bruni
Light designer Nando Frigerio
Coreografie Adriana Boriello
video e assssitente alla regia Francesco Frongia
Maestro del coro Antonio Greco
Maestro del coro di voci bianche : Raúl Dominguez
Coro di voci bianche della Civica scuola di musica C. Monteverdi di Cremona
Orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
Coro del Circuito Lirico Lombardo
maestro del coro Antonio Greco
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Fondazione Teatro Donizetti di
Bergamo
MUSICA
Sabato 13 dicembre 2008, ore 21.00
MOSCOW STATE RADIO AND TV SYMPHONY ORCHESTRA
Alexei Kornienko, direttore
Giuseppe Albanese, pianoforte
musiche S.Rachmaninov, P.I.Ciaikovski, I.Stravinsky
PROSA
Martedì 16 dicembre 2008, ore 21.00 (Turno A)
Mercoledì 17 dicembre 2008, ore 21.00 (Turno B)
Giovedì 18 dicembre 2008, ore 21.00 (Turno C)
Teatro Stabile dell’Umbria - Teatro di Roma
MOBY DICK
tratto dal romanzo di Herman Melville
elaborazione drammaturgica Federico Bellini
regia Antonio Latella
ideazione scenografica Antonio Latella
costumi Gianluca Falaschi
disegno luci Giorgio Cervesi Ripa
suono Franco Visioli
con
Giorgio Albertazzi, Emiliano Brioschi, Marco Cacciola, Rosario Tedesco,
Timothy Martin, Giuseppe Papa, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Enrico
Roccaforte
durata 2 ore e 10 minuti senza intervallo
SAN SILVESTRO 2008 – CAPODANNO 2009
Mercoledì 31 dicembre 2008, ore 21.30
Giovedì 1 gennaio 2009, ore 18.00
Compagnia della Rancia
IL GIORNO DELLA TARTARUGA
commedia musicale di Garinei e Giovannini
scritta con Franciosa e Magni
musiche Renato Rascel
con
Elia Bonin
Roberto Colombo
Chiara Costanzi
Eugenio Dura
Giuseppe Galizia
Fabio Monti
Stefania Pacifico
Anna Maria Schiattarella
scene Gabriele Moreschi
costumi Zaira De Vincentiis
direzione musicale Giovanni Monti
coreografie Fabrizio Angelini
disegno luci Valerio Tiberi
disegno fonico Giuseppe Barresi
musiche aggiunte Aldo Passarini
collaborazione al disegno fonico Enrico Porcelli
regia Saverio Marconi
Sabato 10 Gennaio 2009 Ore:20:30 TURNO A
Domenica 11 Gennaio 2009 Ore:15:30 TURNO B
Gianni Schicchi
Opera in un atto. Libretto di Giovacchino Forzano
Musica di Giacomo Puccini
orchestrazione ridotta a cura di E. Panizza
Ed. Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
Prima rappresentazione: New York, Metropolitan, 14 dicembre 1918
Personaggi ed interpreti
Gianni Schicchi Bruno Taddia
Lauretta Marta Vandoni Iorio
Zita Silvia Beltrami
Rinuccio Paolo Fanale
Gherardo Bianca Pedretti
Nella Ornella Vecchiarelli
Betto di Signa Andrea Porta
Simone Luca Tittoto
Marco Marcello Rosiello
La Ciesca Nadiya Petrenko
Maestro Spinelloccio &
Ser Amantio di Nicolao: Riccardo Dernini
Pinellino Guccio Roberto Maietta
Direttore: Matteo Beltrami
Regia: Andrea Cigni
Scene e costumi: Lorenzo Cutuli
Light designer : Fiammetta Baldiserri
La Medium
Tragedia in due atti. Parole e musica di Giancarlo Menotti
Ed. G. Schirmer, New York
(Rappr. Per l’Italia Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano)
Prima rappresentazione: New York, Teatro Barrymore, 8 maggio 1946
Personaggi ed interpreti
Madame Flora Tiziana Fabbricini
Monica Marta Vandoni Iorio
Mrs Gaubineau Ornella Vecchiarelli
Mr Gobineau Andrea Porta
Mrs Nolan Nadiya Petrenko
Toby Nicola Russo
Orchestra lirica I Pomeriggi Musicali
Coproduzione Circuito Lirico Lombardo
Nuovo allestimento
Altre recite: Cremona, Teatro Ponchielli: 9 e 12 ottobre
Brescia, Teatro Grande: 24 e 26 ottobre
Tiziana Fabbricini con il direttore Matteo Beltrami
Trame
The Medium
La signora Flora si spaccia per medium e inganna i clienti, tra cui i coniugi
Gobineau, con l’aiuto della figlia Monica e del muto Toby, suo servo-schiavo.
Durante una seduta spiritica, tuttavia, Flora ha degli incubi e accusa Toby di
esserne causa. Sconvolta, rivela i suoi inganni ai clienti, che però non le
credono e alla fine, terrorizzata e in preda al delirio, uccide a rivoltellate
Toby.
Gianni Schicchi
Nella sua casa di Firenze è da poco spirato Buoso Donati e i parenti lo
vegliano. Poiché corre voce che Buoso abbia lasciato i suoi beni ai frati, viene
aperto il testamento che conferma la fondatezza delle dicerie. Rinuccio,
fidanzato di Lauretta, figlia di Gianni Schichhi, propone alla famiglia di
chiedere consiglio a Schicchi stesso, uomo accorto. Subito giunto, egli elabora
un piano nel quale vestirà i panni di Buoso e detterà un nuovo testamento alla
presenza del notaio. Destina a sé i legati più ambiti (casa di Firenze, la mula,
i mulini di Signa) e i parenti non possono protestare senza svelare la truffa.
Dopo aver cacciato tutti di casa, ad eccezione dei due fidanzati Rinuccio e
Lauretta, Schicchi si giustifica con il pubblico. (from Ufficio Stampa Teatro)
I due mondi di Medium e quelli di Gianni
Schicchi
Note di regia
La sorpresa, è stata la prima
reazione all’abbinamento di due opere così diverse tra loro, come
epoca, come stile, come contenuti. Alla sorpresa è seguita subito
la riflessione. Come affrontare questi due soggetti nel modo più
chiaro e più esauriente. Tante informazioni, tanti rimandi, tante
idee, sono contenuti in questi due titoli, ma andiamo per ordine,
analizzando il lavoro prima per l’opera composta da Menotti e
successivamente quello per Gianni Schicchi, nell’ordine in cui
vengono proposti.
La Medium
Al primo impatto con il testo e la musica di quest’opera la mente
corre subito alle atmosfere del cinema noir americano, quello a
cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Ciò che affascina del
mezzo cinematografico è la possibilità di guidare l’attenzione
dello spettatore attraverso la macchina da presa e dunque
effettuare per lui delle scelte lasciandogli il solo compito di
accettare o rifiutare ciò che vede. Lo spettatore è invitato ad
entrare nel mondo di Madame Flora, a sedersi al tavolo con i
protagonisti, a scoprire di volta in volta un angolo nuovo e
nascosto della casa, man a mano che si trova al suo interno,ad
assistere a scene di profonda tenerezza o ad atrocità assolute.
Qui si individuano e si contrappongono due mondi. Il bene,
rappresentato dai due ragazzini, Monica e Toby, dalla loro storia
di amicizia e di amore, dalla loro volontà di aiutarsi e
sostenersi, legati comunque alla madre al punto di coadiuvarla
nelle truffe che lei stessa porta avanti. Il male, rappresentato
non solo da Baba fisicamente, dal suo comportamento, ma anche dal
suo pensiero contorto e insicuro, dal suo modo di vivere
sciagurato. Ha la meglio il mondo delle paure, delle insicurezze,
della crudeltà, che addirittura distrugge l’aspetto positivo
dell’opera, in un momento finale drammatico e agghiacciante. Viene
da chiedersi quanto sia reale ciò che Madame Flora sente, quanto è
frutto della sua immaginazione “ubriacata” dalle paure oltre che
dall’alcool. E forse non è neanche questo ciò che importa, anzi
alla fine viene da chiedersi quale sia l’aspetto più rilevante
della vicenda (la percezione delle presenze, l’omicidio, la
disperazione, l’affetto tra i due giovani), se ciò che si è visto
è reale o immaginario, quando la luce nella stanza si fa piatta e
rivelatrice, non più cinematografica ed espressiva, ma sterile,
cruda e mostra il nulla (il nothingness della versione inglese),
quello di cui Madame Flora dice di non aver paura, ma che invece
rovinerà la vita a lei e alle persone che ha intorno.
Gianni Schicchi
Come spettatore ho assistito a numerosi allestimenti di questo
capolavoro del teatro musicale e dunque il primo problema è stato
quello di proporre un lavoro originale e pertinente al tempo
stesso. Certamente il fatto di essere toscano mi aiuta, almeno
nella resa dei caratteri dei personaggi, nei quali spesso rivedo
alcune persone della mia terra. La scelta dell’ambientazione è
ricaduta in quella che per me ed i miei collaboratori sembrava la
più originale e la meno scontata e che abbiamo definito come un ‘Settecento-Surreale-Fantastico-Reinventato’.
O per meglio dire, un non-tempo. Questo nuovo Settecento nelle
forme dei costumi dei personaggi ci ha permesso di analizzare e
rappresentare uno dei temi più evidenti all’interno dell’opera,
quello della Commedia dell’Arte, con i suoi personaggi-tipo, e di
collocare drammaturgicamente e in modo opportuno alcuni fatti che
spesso, nelle attualizzazioni e rivisitazioni dell’opera,
rischiano di stridere con il libretto di Forzano, infine il senso
del divertimento che queste forme ci suggeriscono hanno chiuso il
cerchio sulla scelta. Quello che desidero proporre, oltre al
carattere dei personaggi è la rappresentazione dei due mondi
contenuti in quest’opera. Il mondo chiuso, gretto e piccino, dei
parenti di Buoso e quello aperto, positivo, novo, dello Schicchi e
della realtà da cui lui proviene, un mondo aperto che circonda
idealmente la casa dei Donati e che per gradi si apre agli occhi
dello spettatore. Ma facciamo un passo indietro, alla Commedia
dell’Arte. Puccini, con il suo librettista, prende spunto dal tema
del piacere del male altrui, una delle più sottili delle gioie
umane (la Schadenfreude tedesca), da qui la passione per le
commedie che trattano questo argomento: le speranze e i timori di
eredi intriganti che finiscono per essere ingannati da un
testatore ricco o supposto tale. Questo è uno dei temi più famosi
e ricorrenti nella Commedia dell’Arte, sono noti gli esempi del
Volpone di Ben Jonson. La commedia delle maschere porta in scena
veri e propri tipi, come in questo caso, e così, senza troppe
forzature, ma piuttosto seguendo le indicazioni dettate da Puccini
e da Forzano, diventa ovvio e logico attribuire a Schicchi i
caratteri di un Arlecchino, astuto e imbroglione, o ritrovare in
Rino e Lauretta/Colombina i due giovani innamorati, e così via
passando per Simone/Pantalone, Betto/Zanni, il medico bolognese,
il notaio e addirittura personaggi che non si vedono ma che
vengono citati (il Moro e il Capitano). Possiamo ora capire fino a
che punto la moderna commedia di Puccini sia fortemente legata
alla tradizione. Dicevamo prima dei due mondi, la casa di Buoso,
con la sua architettura tipicamente toscana e l’elemento
caratterizzante e costantemente presente, la riga. Impossibile non
pensare alla Toscana nel momento in cui si ha il primo impatto
visivo con la scena, una Toscana dichiarata. Una Toscana in casa,
non semplicemente una ‘casa toscana’. Tuttavia non è un mondo
scanzonato e buono, tutt’altro, è un mondo chiuso, cupo, intriso
di avarizia e cupidigia. Un mondo che ha per assurdo impregnato
anche i costumi di tutti i protagonisti e il loro essere.
All’opposto di tutto questo c’è la Toscana buona, quella del Cielo
Divino, delle cartoline dei banchetti di souvenirs, delle foto
scattate nel Chianti nei pomeriggi estivi. Una Toscana benevola
suggerita ed evocata attraverso questo elemento appunto e
raccontata dai personaggi stessi (Guarda.. Firenze d’oro, Fiesole
bella… oppure Addio Firenze, addio cielo divino…), senza ricorrere
necessariamente alle vedute dell’Arno o della Piazza della
Signoria, ma cercando di lasciare anche all’immaginazione dello
spettatore la costruzione di questa città così nota a tutti, che
rivive qui principalmente per suggerire sensazioni, emozioni e
situazioni positive. La mia regia muove da queste premesse e
procede per gradi tra i difetti e i caratteri dei vari personaggi.
Nel mio Gianni Schicchi non c’è la parodia fine a se stessa,
significherebbe prendersi gioco di una toscanità che non voglio
ridicolizzare; ci sono l’astuzia, la critica sarcastica, l’ironia
spesso amara, ci sono il contrasto sociale e la lotta per arrivare
al tesoro. Gianni Schicchi è sì un’opera evidentemente divertente,
ma non dobbiamo dimenticare mentre seguiamo il suo svolgersi che
quest’opera contiene elementi a dir poco raccapriccianti: un
cadavere presente in scena fin dall’inizio e l’uso disonesto che
ne viene fatto, quasi sacrilego, il fatto che Schicchi si infili
nel letto stesso del morto ancora caldo, la minaccia di una
mutilazione in pubblico e di un esilio. E qui viene fuori
l’istinto del Puccini più macabro, che io non voglio nel modo più
assoluto dimenticare riducendo tutto ad una rappresentazione da
macchietta. Lascio poi allo spettacolo la descrizione di ciò che
qui non ho volutamente riportato, per non guidare troppo chi legge
in quello che secondo me dev’essere principalmente fruito nel
momento in cui lo si rappresenta. note del regista Andrea Cigni |
Rassegna di teatro di pensiero e di comicità
Teatro Fraschini Pavia presenta "il teatro che ride"
Esiste un teatro che ti fa ridere o sorridere. Un teatro co-mico, di
nuova comicità, che si concretizza in monologhi o duetti che il pubblico
sembra gradire molto. Nel cuore della battuta, della gag, della situazione
in bilico tra il serio e il faceto - però - si col-loca l'intelligenza.
Non sono parole gettate in platea tanto per gra-dire. E' un teatro del
pensiero comico - vorrei dire, della riflessione che sgorga nella mente un
attimo dopo che si è spenta la risata. Sono parole, gesti, sguardi, anche
refrain, a cui ti aggrappi perché la parete dell'ironia è uno degli ultimi
ancoraggi della civiltà.
ANTONIO SACCHI
Vice Presidente Vicario della Fondazione Teatro Fraschini
"Ridere fa bene alla salute".
Non è una boutade ma il risultato di uno studio scientifico realiz-zato da
una equipe medica dell'Università di Baltimora. Da Plauto ai giorni nostri
tutti gli esseri umani ricorrono alla risata per esorciz-zare paure e
angosce, ma soprattutto per stare insieme agli altri, di-vertirsi e magari
scoprire che dietro a gesti misurati e l'aria compassata di chi siede
vicino a noi si nasconde la simpatia con-tagiosa e travolgente del "Pirgopolinice".
E allora tutti a teatro. Per ridere .... naturalmente.
VITTORIO POMA
Presidente della Provincia di Pavia
Con orgoglio l'Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali della
Provincia ha voluto continuare la felice collaborazione con la Fondazione
Teatro Fraschini di Pavia, per offrire alla cittadinanza la seconda
edizione dedicata alla scena comica italiana. Un invito che rivolgiamo a
tutti, giovani e meno giovani, per percorrere l'ac-cattivante itinerario
del "Teatro che ride". Cinque serate speciali in cui saremo spettatori
divertiti e disincantati di spettacoli in cui l'iro-nia e la simpatia di
grandi attori ed autori contemporanei si spo-sano alla riflessione e alla
realtà.
MARCO FACCHINOTTI
Assessore ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia di Pavia
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Martedì 13 gennaio 2009, ore 21.00
Progetti Dadaumpa
ALESSANDRO BERGONZONI
NEL
di e con Alessandro Bergonzoni
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi |
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Mercoledì 28 gennaio 2009, ore 21 .00
Ite 2000
GENE GNOCCHI
Cose che mi sono capitate
di e con Gene Gnocchi |
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Sabato 21 febbraio 2009, ore 21.00
Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
Un certo signor G
dall'opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Neri
Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
regia Giorgio Gallione
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Venerdì 27 marzo 2009, ore 21.00
Bananas
ZELIG OFF SHOW
Serata a cast condotta da Federico Basso e Teresa Mannino
con Diego Parassole, Cioncarlo Kalabrugovich e Pablo Scarpelli |
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Martedì 7 aprile 2009, ore 21.00
Agidi
ANGELA FINOCCHIARO
Benneide 2
di Stefano Benni
regia Cristina PezzoliE'
uno spettacolo che racconta il tempo presente con la difficile e tagliente
arma dell'ironia. Un percorso narrativo partendo dagli editoriali di Benni
scritti su "La Repubblica" e dalle molte sue poesie. Emergono così tipi e
storie in cui ognuno di noi può riconoscersi. |
DANZA
Giovedì 15 gennaio 2009, ore 21.00
Balletto dell'Opera di Kiev
Raymonda
Coreografia: Viktor Yaremenko (con frammenti coreografici di Marius Petipa)
Musica Alexander Glazunov
Libretto Viktor Yaremenko e U. Stanishevskij
basato su una leggenda epica medievale e sul libretto di Lydia Pashkova e Marius
Petipa
Personaggi e Interpreti
La Contessa Raymonda de Doris, Anna DOROŠ
La Dama Bianca, Ksenija IVANENKO
Cavaliere Jean de Brienne, Sergej SIDORSKIJ
Abderaman, Alexander ŠAPOVAL
Gli Amici di Raymonda
Clémence,Tat’jana LEZOVA
Henriette,Natal’ja DOMRAČEVA
Bernard, Andrej PISAREV
Beranger,Konstantin POŽARNICKIJ
Siniscalco, Vladislav IVAŠENKO
in collaborazione con ATER Associazione
Teatrale Emilia Romagna
15 Gennaio 2009
Si informano i signori abbonati e il pubblico degli
spettatori che il Balletto Nazionale di Cuba è stato improvvisamente precettato
dal governo cubano per i festeggiamenti del cinquantesimo Anniversario della
Rivoluzione. Pertanto non effettuerà tournèes all’estero.
Nella stessa data la Fondazione Teatro Fraschini presenta Raymonda con la
Compagnia del Balletto di Kiev.
MUSICA
Venerdì 16 gennaio 2009, ore 21.00
F.J.Haydn
La Creazione
oratorio per soli, coro e orchestra
Nella foto Stephan Loges, Antonello Manacorda, Lisa Larsson e Stefano Ferrari
Soprano - Lisa Larsson
Tenore - Stefano Ferrari
Baritono - Stephan Loges
Coro Torino Vocalensemble
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore - Antonello Manacorda,
Direttore del Coro - Carlo Pavese
ALTRI PERCORSI
Martedì 20 gennaio 2009, ore 21.00
LA PELLE
di Curzio Malaparte
regia Marco Baliani
con Marco Baliani, Elisa Cuppini, Marion D’Amburgo, Alessandra Fazzino, Maria
Maglietta, Simone Martini,Guido Primicile Carafa, Michele Riondino,Giuseppe
Sangiorgi, Caterina Simonelli
PROSA
Venerdì 23 gennaio 2009, ore 21.00 (Turno A)
Sabato 24 gennaio 2009, ore 21.00 (Turno B)
Domenica 25 gennaio 2009, ore 16.00 (Turno C)
MACBETH
di William Shakespeare
regia Gabriele Lavia
con Gabriele Lavia e Stefania Rocca
ALTRI PERCORSI
Lunedì 26 gennaio 2009, ore 21.00
MEDITAZIONE SULLA SHOAH
Omaggio a Olivier Messiaen nel centenario della nascita
Luca Lombardi (1945):
Quattro Melologhi (2003) su testi di Luciano Violante, per voce recitante e
pianoforte
I. Hurbinek
II. “Gli uomini sono liberi”
III. “Tu sbagli, Signore”
IV. “Negli anni terribili dell’epurazione”
Tre Intermezzi (2008) per clarinetto, violino e violoncello
prima esecuzione assoluta
Olivier Messiaen (1908-1992)
Quatuor pour la Fin du Temps
per violino, clarinetto, violoncello e pianoforte
- Liturgie de cristal
- Vocalise pour l’ange qui annonce la fin du Temps
- Abîme des oiseaux
- Intermède
- Louange à l’éternité de Jésus
- Danse de la fureur, pour les sept trompettes
- Fouillis d’arcs-en-ciel pour l’ange qui annonce la fin du Temps
- Louange à l’immortalité de Jésus
con Elio (delle Storie Tese), Roberto Prosseda- pianoforte, Fabrizio
Meloni-clarinetto, Klaidi Sahtci-violino, Alfredo Persichilli- violoncello
Una delle più famose pianiste sulla scena concertistica da decenni con una
lunga storia di grandi successi Martha Argerich sarà in concerto a Pavia venerdì
30 ore 21 al
STAGIONE DI MUSICA:
MARTHA ARGERICH AL FRASCHINI
Martha Argerich
Gabriele Baldocci
Walter Delahunt
La Stagione di Musica del Teatro Fraschini ospita, unica data
in Lombardia, una delle interpreti musicali più prestigiose: la pianista Martha
Argerich sarà in concerto a Pavia venerdì 30 gennaio 2009. Accompagnata da
Gabriele Baldocci e Walter Delahunt, eseguirà brani di Mozart, Brahms, Ravel.
Martha Argerich è da sempre considerata una grandissima interprete della
letteratura pianistica virtuosistica dei secoli XIX e XX. Il suo grande
repertorio spazia da Bach a Bartók, da Beethoven a Messiaen, includendo gran
parte delle opere di Chopin, Schumann, Liszt, Debussy, Ravel, Franck, Prokofiev,
Stravinsky, Shostakovitch, Tchaikovski.
Programma:
W. A. Mozart Sonata per pianoforte a quattro mani in re maggiore K 381 (Argerich
– Delahunt)
J. Brahms Danze ungheresi nr. 1-3-4-5-6 (Baldocci-Delahunt)
D. Shostakovich Concertino per due pianoforti in la minore op. 94 (Argerich-Delahunt)
S. Rachmaninov Suite n. 1 op. 5 per due pianoforti (Argerich-Baldocci)
A. Arensky Suite n. 2 op. 23 ''Silhouettes'' per due pianoforti (Baldocci-Delahunt)
M. Ravel La Valse vers. per due pianoforti (Argerich-Baldocci)
ACQUISTO BIGLIETTI
Biglietteria del Teatro Fraschini, da lunedì a sabato, orari: dalle 11 alle 13 e
dalle 17 alle 19.
La biglietteria apre anche un’ora prima di ogni spettacolo
Informazioni Tel. 0382/371214 Vendita on-line
www.teatrofraschini.it
OPERETTA
Sabato 31 gennaio 2009, ore 21.00
Domenica 1 febbraio 2009, ore 15.00 (Teatro per Noi)
Compagnia Corrado Abbati
AL CAVALLINO BIANCO
di H.Mueller, E.Charell
musiche di R.Benatzky
PROSA
Martedì 3 febbraio 2009, ore 21.00 (Turno A)
Mercoledì 4 febbraio 2009, ore 21.00 (Turno B)
Giovedì 5 febbraio 2009, ore 21.00 (Turno C)
MICHELINA
Teatro Stabile di Firenze – Impresa di Produzione
commedia musicale
di Edoardo Erba
musica Federico Odling
regia Alessandro Benvenuti
spettacolo prodotto da Roberto Toni
Personaggi ed interpreti
Michelina Maria Amelia Monti
Arturo Bonavia Giampiero Ingrassia
Il cardinale Dorigo Amerigo Fontani
Il superiore Mauro Marino
Il segretario Gianni Pellegrino
Ercolina Anna Lisa Amodio
Scene Tiziano Fario
Costumi Massimo Poli
Disegno luci Laura De Bernardis
Aiuto regista Chiara Grazzini
Maestra di canto Patrizia Troiani
Direttore di scena Giovanni Coppola
Capo elettricista Michele Forni
Sarta Sara Costarelli
Si ringrazia Mauro Marino per i suggerimenti coreografici
Un ringraziamento al Teatro Animosi di Carrara e alla Fondazione Toscana
Spettacolo
Durata 2 ore circa più intervallo
Edoardo Erba è stato
recentemente definito il più prolifico autore teatrale italiano: in questa
stagione ci sono ben cinque suoi titoli (novità e riprese) in giro per teatri.
Michelina è una novità, cucita addosso alla moglie-mattatrice delle scene
brillanti teatrali. Il testo, una commedia musicale ispirata alla commedia
all’italiana del cinema del dopoguerra, con toni umoristici e a tratti surreali,
ha il dono della “leggerezza” e riesce a restituirci il sapore di un’epoca,
essendo impreziosita dalle canzoni di Federico Odling (compositore e
violoncellista) che risultano un valore aggiunto di commento narrativo ai
personaggi, fondendosi perfettamente alla prosa. Protagonista una scatenata
Maria Amelia Monti, efficace nel rendere un personaggio in bilico tra semplicità
e astuzia. Al suo fianco un brillante ed ironico Giampiero Ingrassia,
perfettamente a proprio agio nella parte del cantante da strapazzo.
DANZA
Sabato 7 febbraio 2009, ore 21.00
Compagnia Antonio Gades
FUENTE OVEJUNA
coreografie Antonio Gades
musiche Anton Garcia Abril, Modest Mussorsky, musica barocca, Gades, Solera e
Nunez
Invettiva di Lorenza la donna
oltraggiata,
tratto da Fuente - Ovejuna (1604-1618) di Lope de Vega
Carpio |
GIANNI ROJO Non riconosci più la tua Lorenza?
LORENZA M'hanno ridotta in modo che la differenza da quella
che solevo essere vi rende difficile ravvisarmi...
STEFANO Figliola mia!
LORENZA Non mi chiamare tua figlia!
STEFANO Perché, luce degli occhi miei? Perché?
LORENZA Per molte ragioni, e mi limito alle più importanti:
perché hai permesso che un tiranno mi rapisse, senza tentare di vendicarmi; che
un traditore mi portasse via, senza far di tutto per riscattarmi! Non
appartenevo ancora a Frondoso, ed è inutile perciò che tu dica che doveva
provveder lui alla vendetta, in qualità di marito; questo era compito tuo!
Finché non è trascorsa la notte nuziale, l'obbligo della difesa ricade sul
padre, non sul marito: fino a quando non mi consegnano il gioiello, per quanto
l'abbia già pagato, non tocca a me provvedere a difenderlo contro i ladri...
Fernàn Gómez m'ha trascinato a casa sua proprio sotto i vostri occhi; è voi
avete abbandonato la pecora al lupo, comportandovi da pastori codardi... Non mi
son vista le daghe appuntate al petto? E che infamie senza nome, che parole, che
minacce, che atroci delitti hanno escogitato per piegare la mia castità ai loro
turpi appetiti!... Non ve lo dicono le mie chiome sconvolte? Non vedete anche
voi ben chiari i segni delle percosse? I rivoli di sangue?... E voi sareste
uomini d'onore! Voi sareste padri e parenti!... Proprio voi, che non vi sentite
scoppiar le viscere di pena, nel vedermi sopraffatta da tanti dolori!... Siete
pecore, e ben lo dice il nome di Fuente ovejuna che si da al nostro borgo!
Fonte delle pecore.
Se siete pietra, se siete bronzo, se siete diaspro, se siete tigri, date a me le
armi!... Ma no, non posso chiamarvi tigri, perché esse, inferocite, inseguono il
cacciatore che s'è preso i loro cuccioli e lo azzannano e lo ammazzano, prima
che giunga a imbarcarsi e sciolga le vele per varcare il mare...
Siete nati lepri codarde: siete barbari, non già spagnoli!
Cuori di gallina, è giusto che sopportiate che altri uomini
si godano le vostre donne!
Ma perché portate alla cintola lo stocco?
Non vi starebbe meglio la rocca?...
Vivaddio!
Voglio fare in modo che le donne da sole riscattino il loro
onore contro questi tiranni, lavando l'onta con il sangue dei traditori; e
farò sì che vi scaglino contro una pioggia di pietre, filatrici, sodomiti,
effeminati, codardi, e che domani vi rivestano con le nostre sottane e le
nostre cuffie, e vi imbellettino la faccia di biacca e di rossetto!...
Il Commendatore ha ormai deciso di appiccar Frondoso giù
dai merli della torre, senza processo, né sentenza, né pubblico bando...
E dopo di lui, la stessa sorte toccherà a tutti. E ne sarò lieta, mezz'uomini che altro non siete! Così questo onorato borgo rimarrà privo di voi donnicciole,
e tornerà il tempo delle amazzoni che tanto terrore sparsero nel mondo!
STEFANO Io non son di quelli che ti permettono, figliola,
di chiamarli con siffatti epiteti infamanti! Se anche tutti si metteranno
contro di me, andrò da solo ad affrontarlo!
GIANNI ROJO E io ti sarò accanto, se anche mi atterrisce la
grandezza dell'avversario.
REGGITORE Affrontiamo tutti' la morte!
BARRILDO Spiega al vento un drappo legato ad un palo, e
andiamo a fare strage di quegli infami!
GIANNI ROJO In che modo li assaliremo?
MENGO Non c'è da far progetti! Andiamo e ammazziamolo!
Chiamate il popolo, che siamo tutti d'accordo: il tiranno ha da morire!
STEFANO Prendete spade, lancioni, balestre, schidioni,
pali...
MENGO Vivano mill'anni i sovrani nostri signori!
TUTTI Vivano mill'anni!
MENGO Morte ai tiranni traditori!
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ALTRI PERCORSI
Giovedì 12 febbraio 2009, ore 21.00
SCEMO DI GUERRA
di Ascanio Celestini
MUSICA
Venerdì 13 febbraio 2009, ore 21.00
FILARMONICA TOSCANINI
Kazushi Ono, direttore
Natalia Gutman, violoncello
musiche S.Prokof’ev, G.Mahler
DANZA
Martedì 17 febbraio 2009, ore 21.00
MaggioDanza
Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino
diretto da Vladimir Derevianko
GISELLE
Balletto in due atti
di Jules Henri Vernoy de Saint-Georges e Théophile Gautier
coreografia Evgheni Polyakov ripresa da Raffaella Renzi e Giampiero Galeotti
musica Adolphe Charles Adam
scene Raffaele Del Savio
luci Guido Baroni riprese Luciano Roticiani
interpreti
Giselle Paola Vismara
Albrecht Alessandro Riga
Myrtha Sabrina Vitangeli
Hilarion Bruno Milo
MaggioDanza
Note: |
Non appena ha preso inizio lo spettacolo mi è sembrato di
rivivere l'emozione della coppia Fracci Bruhn, una leggerezza ed una precisione
di passi che rasenta la perfezione. Ed in effetti lo spettacolo si è poi
mantenuto su livelli molto alti, nella coreografia ben ripresa dall'originale e
con scene naturalistiche abbastanza semplici ma belle. Un po' meno coinvolgente
l'aspetto drammatico dalla morte di Giselle nel finale primo a tutto il secondo
atto notturno dove non sembrava molto drammatica la situazione. |
Sabato 21 febbraio 2009, ore 21.00
Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
Un certo signor G
dall'opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
regia Giorgio Gallione
MUSICA
Lunedì 23 febbraio 2009, ore 21.00
ORCHESTRA I SOLISTI DI PAVIA
Enrico Dindo, direttore
musiche F.Mendelssohn, F.J.Haydn, P.Ciaikovsky
OPERETTA
Sabato 28 febbraio 2009, ore 21.00
Compagnia Corrado Abbati
BALLO AL SAVOY
di A.Gruenwald, F. Loehner-Beda
musiche di P.Abraham
PROSA
Martedì 3 marzo 2009, ore 21.00 (Turno A)
Mercoledì 4 marzo 2009, ore 21.00 (turnoB)
Giovedì 5 marzo 2009, ore 21.00 (Turno C)
IL DUBBIO
di John Patrick Shanley
regia Sergio Castellitto
con Stefano Accorsi, Lucilla Morlacchi, Alice Bachi, Nadia Kibout
Note: |
Ho visto prima questa edizione teatrale e poi mi sono voluto vedere il film.
Indovinate chi ha vinto???Ma ovvio questa
versione teatrale!!! Splendido lavoro di squadra con quattro voci, Suor Aloisia,
Suor James, Padre Flynn e la mamma del bambino. Nessun altro attore recitante,
solo servi di scena in costume per operare i veloci cambi a vista al suono delle
canzoni che coprivano i vari siparietti. |
ALTRI PERCORSI
Lunedì 9 marzo 2009, ore 21.00
NEL NOME DELLA DONNA
progetto di Daniela Airoldi Bianchi dal testo “In nome della madre” di Erri De
Luca
regia Massimo de Vita
con Irene Quartana, Eleonora Sacchi e Sacha Oliviero
PROSA
Venerdì 13 marzo 2009, ore 21.00 (Turno A)
Sabato 14 marzo 2009, ore 21.00 (Turno B)
Domenica 15 marzo 2009, ore 21.00 (Turno C)
BELLO DI PAPA’
Commedia in due atti
di VINCENZO SALEMME
con (in o.di.e.)
Marina YULIYA MAYARCHUK
Antonio VINCENZO SALEMME
Lo psicoanalista GIOVANNI RIBO'
Emilio DOMENICO ARIA
Attilio, cognato di Antonio NICOLA ACUNZO
Sheila, sorella di Antonio SUSY DEL GIUIDICE
L'odontotecnico ANTONIO GUERRIERO
La mamma di Antonio ADELE PALDOLFI
Scene ALESSANDRO CHITI
Costumi MARIANO TUFÀNO
Musiche ANTONIO BOCCIA
Regia VINCENZO SALEMME
Direttore di scena Giuseppe Sabatino
Produttore esecutivo Gianpiero Mirra
Direttore di produzione Claudio Formisano
Prodotto da Valeria Esposito per Chi è di scena e da Lucio Mirra per Diana OR.
I. S.
ALTRI PERCORSI
Lunedì 16 marzo, ore 21.00
INDIA
di Mara Baronti
regia Alfonso Santagata
con Mara Baronti
MUSICA
Mercoledì 18 marzo 2009, ore 21.00
I SOLISTI DI MOSCA
Yuri Bashmet, direttore e solista
Musiche Haydn
PROSA
Venerdì 20 marzo 2009, ore 21.00 (Turno A)
Sabato 21 marzo 2009, ore 21.00 (Turno B)
Domenica 22 marzo 2009, ore 16.00 (Turno C)
LA SIRENA
dal racconto Lignea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
regia Luca Zingaretti
con Luca Zingaretti
durata 1 ora
MUSICA
Mercoledì 25 marzo 2009, ore 21.00
ORCHESTRA ENESCU
Cristian Mandeal, direttore
Radu Lupu, pianoforte
musiche L.van Beethoven, H.Berlioz
ALTRI PERCORSI
Giovedì 26 marzo 2009, ore 21.00
Teatro di Roma, Compagnia Sandro Lombardi, Teatro Metastasio – Stabile della
Toscana
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
mito incompiuto di Luigi Pirandello con un finale di Franco Scaldati
regia Federico Tiezzi
La compagnia della Contessa:
Ilse Iaia Forte
Il Conte Silvio Castiglioni
Diamante Debora Zuin
Cromo Massimo Verdastro
Spizzi Ciro Masella
Battaglia Roberto Corradino
Cotrone, detto il mago Sandro Lombardi
Gli scalognati:
Il nano Quacquèo Alessandro Schiavo
Duccio Doccia Aleksandar Karlic
La sgricia Marion D’Amburgo
Milordino Andrea Carabelli
Mara-Mara Clara Galante
drammaturgia Sandro Lombardi, Federico Tiezzi
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
regista assistente Giovanni Scandella
maestro di canto Francesca Della Monica
videoanimazione Antonio Giacomin
cartoons Antilena Nicolizas
direttore di scena Lorenzo Martinelli
Venerdì 27 marzo 2009, ore 21.00
Bananas
ZELIG OFF SHOW
Serata a cast condotta da Federico Basso e Teresa Mannino
con Diego Parassole, Cioncarlo Kalabrugovich e Pablo Scarpelli
DANZA
Martedì 31 marzo 2009, ore 21.00
Inaki Urlezaga & Ballet Concierto
PAQUITA
coreografie Marius Petipa
musiche Ludwig Minkus
Note: |
vedi info su
http://xoomer.virgilio.it/lillial2004/Paquita.htm |
PAQUITA
Musica A. Adam, L. Minkus
A. Glazunov (estratto dal balletto Raymonda)
- Coreografia Marius Petipa
Adattamento coreografico Lilián Giovine
Scene Sergio Rodriguez
Costumi Enrique Calderón, Ferdinando Alcorta
Personaggi ed interpreti
ATTO I
Paquita: Eliana Figueroa
Lucien: Iñaki Urlezaga
Jean: Franco Cadelago
Micaela: Luciana Barrirero
Il Generale: Rodolfo Sorbi
La moglie del generale: Carmen Garrido
Il governatore: Claudio Gonzalez
Il capo dei gitani: Mario Navarro
La gitana: Marianela Bidondo
I cittadini: Luisina Rodriguez, Macarena Gimenez, Nadia Osorio, Agustina Verde,
Anabella Gatto, Natalia Mujtar
I gitani:
Anahí Araujo, Soledad Vera, Tatiana Mersan, Manuela Bruno, Celeste Fernandez,
Carolina Iglesias.
Marcos Becerra, Emmanuel Rodriguez, Adolfo Burgos, Williams Malpezzi
ATTO II
Il generale: Rodolfo Sorbi
La moglie del generale Carmen Garrido
Il governatore: Claudio Gonzalez
Il capo dei gitani: Mario Navarro
La gitana: Marianela Bidondo
Paquita: Eliana Figueroa
Lucien: Iñaki Urlezaga
Jean: Franco Cadelago
Micaela: Luciana Barrirero
Butler: Williams Malpezzi
Gli ospiti:
Luisina Rodriguez, Macarena Gimenez, Anabella Gatto, Nadia Osorio, Agustina
Verde, Natalia Mujtar, Adolfo Burgos, Miguel Moyano, Toni Padron, Luis Miguel
Zuniga, Marcos Becerra, Emmanuel Rodriguez, Anahí Araujo, Celeste Fernandez,
Manuela Bruno, Carolina Iglesias, Tatiana Mersan, Soledad Vera
Grand Pas
Iñaki Urlezaga, Eliana Figueroa
Macarena Gimenez , Luisina Rodriguez, Anabella Gatto, Agustina Verde, Natalia
Mujtar, Nadia Osorio, Anahí Araujo, Carolina Iglesias, Soledad Vera, Tatiana
Mersan, Manuela Bruno, Celeste Fernandez.
Pas de trois:
Luis Miguel Zuniga, Natalia Mujtar, Agustina Verde.
Durata dello spettacolo: Atto I 44 min.
Atto II 40 min.
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MUSICA
Mercoledì 1 aprile 2009, ore 21.00
Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro
Concerto di Pasqua
ORCHESTRA I SOLISTI DI PAVIA
Enrico Dindo, direttore
omaggio a G.F.Haendel
Water music HWV 348-350.
PROSA
Venerdì 3 aprile 2009, ore 21.00 (Turno A)
Sabato 4 aprile 2009, ore 21.00 (Turno B)
Domenica 5 aprile 2009, ore 16.00 (Turno C)
Diablogues -Teatro Stabile di Sardegna - Teatro Comunale di Imola
PENSACI, GIACOMINO!
di Luigi Pirandello regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
luci Maurizio Viani
scenografia Marc’Antonio Brandolini
costumi Luciana Fornasari
personaggi e interpreti:
Agostino Toti, professore di Storia Naturale Enzo Vetrano
Lillina, sua moglie Eleonora Giua
Giacomino Delisi, Giuliano Brunazzi
Cinquemani, bidello Giovanni Moschella
Marianna, sua moglie Margherita Smedile
Rosaria Delisi, sorella di Giacomino Ester Cucinotti
Il cavalier Diana, direttore del Ginnasio Antonio Lo Presti
Padre Lanolina Stefano Randisi
Rosa e Filomena, serva Luigi Tontoranelli
durata 2 ore e 10 minuti più intervall
Martedì 7 aprile 2009, ore 21.00
Agidi
ANGELA FINOCCHIARO
Benneide 2
di Stefano Benni
regia Cristina Pezzoli
con Daniele
Trambusti
luci Arnaldo Ruota, Fabrizio Ganzerli
fonica Ermes Pallisco
Service audio e luci Joint Rent
direzione generale Emanuela Rossi
E'
uno spettacolo che racconta il tempo presente con la difficile e tagliente
arma dell'ironia. Un percorso narrativo partendo dagli editoriali di Benni
scritti su "La Repubblica" e dalle molte sue poesie. Emergono così tipi e
storie in cui ognuno di noi può riconoscersi.
DANZA
Giovedì 16 aprile 2009, ore 21.00
SPELLBOUND DANCE COMPANY Direzione artistica Mauro Astolfi
CARMINA BURANA
regia e coreografia Mauro Astolfi
musiche Carl Orff, V. Caracciolo ( da “Passione Medioevale”), A.Vivaldi (da
“Dixit dominus”).
danzatori
Alessandra Chirulli, Angelo Venneri, Maria Cossu, Gianmaria Giuliattini,
Marianna Ombrosi, Silvia Rizzo, Sofia Barbiero, Francesco Gammino,
Camilla Brezzi
disegno luci Marco Policastro
scenografie Stefano Mazzola
costumi Sandro Ferrone- Roma, Halfon- Roma
Note: |
La Spellbound Dance Company presenta la sua versione di “Carmina Burana” con la
quale si chiude la stagione di danza al Teatro Fraschini di Pavia. Il regista e
coreografo Mauro Astolfi è partito dalle famose musiche di Carl Orff musicista e
pedagogo che sono uno dei più fortunati “falsi” musicali di tutta la storia.
Sono uno dei tre lavori emblematici che il compositore scrisse insieme ai
“Catulli Carmina” e a “De tempore fine commedia” ma di tutti l’unico a diventare
perennemente famoso. Un capolavoro che ha reinventato l’antica musica goliardica
e d’amore del medioevo reinventandola senza perdere un certo sapore di antico.
Ai Carmina Burana Astolfi ha unito musiche di V. Caracciolo (da “Passione
Medioevale”) e di A.Vivaldi (da “Dixit dominus”). |
MUSICA
Venerdì 17 aprile 2009, ore 21.00
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
DI MILANO
Giancarlo De Lorenzo, direttore
Umberto Clerici, violoncello
musiche F.Mendelssohn, R.Schumann
ALTRI PERCORSI
Mercoledì 22 aprile 2009, ore 21.00
VIAGGIATORI DI PIANURA-ACQUE MOBILI
di Gabriele Vacis e Natalino Balasso
regia Gabriele Vacis
con Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano, Lyiu Jin
PROSA
Martedì 28 aprile 2009, ore 20.15 (Turno A)
Mercoledì 29 aprile 2009, ore 20.15 (Turno B)
Giovedì 30 aprile 2009, ore 20.15 (Turno C)
ANGELS IN AMERICA
di Tony Kushner, trad.it. Mario Cervio Gualersi
regia Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
con Elio De Capitani, Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Cristina Crippa,
Cristian Maria Giammarini, Edoardo Ribatto, Fabrizio Mattini, Umberto Petranca.
durata 3 ore e 40 minuti
MUSICA
Martedì 12 maggio 2009, ore 21.00
GIUSEPPE MARIOTTI,
pianoforte
musiche di J.S. Bach, F. Busoni, F.Schubert
MUSICA
Domenica 17 maggio 2009, ore 21.00
ORCHESTRE PHILARMONIQUE DU LUXEMBOURG
Emanuel Krivine, direttore
Nikolai Lugansky, pianoforte
musiche S.Rachmaninov, A.Dvorak
MUSICA
Domenica 31 maggio 2009, ore 21.00
ORCHESTRA I SOLISTI DI PAVIA
Enrico Dindo, direttore
omaggio a F. Haydn
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