All'Opera
primo festival lirico 2001
Gala Verdiano Rigoletto Nabucco Giselle Concerto sinfonico |
Presentazione e recensione degli spettacoli nel Castello di Vigevano, primo festival estivo con due opere di G.Verdi Organizzazione :
Presentazione e recensione degli altri spettacoli nel Castello di Vigevano
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Bilancio di un stagione
Siamo arrivati al giro di boa, non appena passato il periodo di relax di agosto ci si butterà nuovamente sulle varie programmazioni che ci accompagneranno nella stagione autunno/inverno con le nuove proposte 2001/2002 del Teatro Cagnoni, ma ci chiediamo a questo punto, cosa ci abbia lasciato questa prima esperienza realizzata nel cortile del Castello Sforzesco. Sicuramente una raccolta di polemiche, quanto poi giustificate non sapremmo proprio dirlo.
Sono state scritte un bel numero di parole sul manto erboso del cortile, privato della luce per quasi un mese, in un periodo di siccità molto sentita, ma quanto è preoccupante la situazione del trifoglio (mutante visto che è ricco di quadrifogli) rispetto alle bifore crollanti o alla Loggia delle Dame in uno stato di abbandono che grida vendetta "al cielo e a Dio", tanto per parafrasare un verso che abbiamo sentito cantare proprio in quel cortile.
Altro punto dolente la monopolizzazione dello spazio per una sola iniziativa, questo è vero in quanto si è trattato di produzioni che sono state messe in scena esclusivamente per Vigevano e quindi hanno occupato il Castello non solo per le serate di rappresentazione ma anche per tutte quelle necessarie per le prove dell'allestimento. A questo punto forzatamente sono state escluse altre iniziative di qualsiasi genere non solo di musica di altro tipo, non necessariamente di "altre età" di ascolto visto che ci sono ancora dei minorenni tra gli amanti del melodramma. Ma chi parla dell'opera lirica molte volte non la conosce, dovrebbe ricordarsi che si tratta di uno dei più importanti fenomeni culturali creati in Italia, paragonabile solo alla tragedia greca, al grande teatro elisabettiano, al teatro spagnolo de "El siglo de oro", ed è un patrimonio di valore inestimabile, che ormai non conosciamo più e che le nostre istituzioni (intendo la scuola in particolare) non si preoccupano più ne di conservare ne di diffondere.
Grazie dunque a Melictes Onlus che ha proposto al Comune di Vigevano l'iniziativa e l'ha curata con la collaborazione della IUMA per il casting e di agenzie come la Welcome at you service ed altre ancora che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione.
Ma di errori ne sono stati fatti, il primo è stato sicuramente non capire quale fosse il target della iniziativa, se volevamo creare a Vigevano un festival degno di attenzione ben oltre i confini della nostra provincia o se volevamo occupare le sere di luglio dei vigevanesi. Le serate proposte potevano essere in grado di attirare l'attenzione almeno a livello regionale, proponendo l'occasione di assistere a delle rappresentazioni di buon livello, regia scene e costumi hanno retto bene alla prova di insieme e gli interpreti erano di buon livello. Purtroppo è mancata di molto l'informazione del pubblico fuori città e quindi siamo ricaduti in una iniziativa locale, ma con l'inconveniente di costi di accesso molto elevati e quindi una naturale selezione del pubblico; cosa che invece non hanno fatto a Lecco dove la stessa agenzia IUMA ha collaborato con l'organizzazione comunale locale con biglietti di ingresso massimi di L.50.000.
La scoperta più bella che abbiamo fatto è stata l'acustica stupefacente del cortile del Castello Sforzesco, in grado di diffondere in modo naturale la voce dei cantanti e dell'Orchestra anche senza l'uso dell'amplificazione, che ha raccolto i massimi dissensi. Inoltre abbiamo ascoltato il debutto italiano di Manuel Beltran Gil in Rigoletto e di Leonardo Linares in Nabucco due nuove voci che hanno dei numeri, accanto ad altre già attive nel nostro paese di ottimo livello come Eteri Lamoris (Gilda) e Kathleen McCalla(Abigaille). Quanto poi alla cornice del nostro Castello, è stata un colpo di fulmine per i giornalisti delle testate nazionali che ancora non lo conoscevano e per i pochi spettatori giunti da lontano (alcuni arrivavano da Genova) che ne sono stati affascinati. Speriamo che l'esperienza porti consiglio per il prossimo anno, dando il giusto spazio alle richieste del pubblico, con proposte di generi musicali di altro genere, ma ponendo l'attenzione anche alla musica lirica con iniziative che possono nascere in loco con costi contenuti ma con pari dignità artistica ricordiamo che nella vicina Cerano è stata eseguita la prima moderna del Cavaliere Errante!
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