All'Opera
primo festival lirico 2001
Concerto sinfonico
Mercoledì 11 luglio ore 21.00 |
Il concerto presenta delle pagine molto belle e popolari, che sono nate all'interno di una corrente musicale molto importante come l'impressionismo, una corrente musicale sorta in Francia tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, capeggiata da Claude Debussy. Influenzato dai dipinti degli impressionisti francesi e dalla poesia di Verlaine, Baudelaire e Mallarmé, l'impressionismo musicale dava maggior peso ai timbri e alle atmosfere che alle strutture formali quali la sonata o la sinfonia. Debussy, critico militante oltre che compositore, vide nell'impressionismo una reazione al rigore formale dello stile classico e alla tendenza sentimentale del romanticismo. Per la creazione di nuove atmosfere musicali si ritrova una attenzione speciale per la musica popolare del proprio paese, o di paesi esotici, utilizzando veri e propri motivi popolari, oppure inventandone di nuovi. |
Manuel De Falla, (Cadice, 1876 - Alta Gracia, Argentina 1946) | compositore spagnolo fu una talento precoce, dal 1905 al 1907 insegnò pianoforte a Madrid e, dal 1907 al 1914, fu a Parigi. Stabilitosi di nuovo in Spagna vi rimase sino allo scoppio della seconda guerra mondiale quando si trasferì in Argentina. Convinto che la tradizione popolare di un paese doveva essere la base della sua musica colta, De Falla sviluppò uno stile nazionalistico che divenne caratteristico delle sue composizioni. In generale, però, più che adottare i canti popolari spagnoli, i suoi temi li ricreano interpretandone lo spirito. L'altra componente fondamentale della sua musica è l'impressionismo, che egli derivò da Claude Debussy e Maurice Ravel, frequentati durante il soggiorno parigino. |
Accanto ad altre sue composizioni come Noches en los jardines
de España (1909-1915), per pianoforte e orchestra; l'opera La vida breve (1913) e il
balletto El amor brujo (1915) nasce nel 1919 Il cappello a tre punte (tratto da Alarcón).
L'organico è quello dell'orchestra sinfonica, con una importante sezione di strumenti a
percussione, le due suite che ne ricavò l'autore comprendo i brani salienti del balletto,
la N.1 (Introduzione, Meriggio, Danza della mugnaia, L'uva) la N.2 ( I vicini, La danza
del mugnaio, Danza finale). E' il lavoro più brillante di Falla, e quello che lo rese
più di ogni altro famoso all'estero, <El sombrero de tres picos> (Il cappello a tre
punte) su sceneggiatura di M.Sierra da un omonimo racconto di Pedro Antonio de Alarcòn.
Alla prima edizione, diretta da J.Turina, in versione di pantomima, la musica fu
sacrificata dall'azione, per cui lo stesso autore la trasformò in balletto con grande
orchestra che fu rappresentato a Madrid dai Balletti Russi con scenografia di Picasso. |
Il cappello a tre punte |
George Gershwin, (New York 1898 - Hollywood 1937), | compositore statunitense fu autore di musical e canzoni celebri, nonché di composizioni tradizionali rinnovate da elementi tratti dal jazz e dalla musica popolare. Figlio di ebrei russi, iniziò a lavorare come pianista in una casa editrice musicale, con il compito di suonare le nuove canzoni per i clienti. Nel 1919 compose Swanee, canzone che in seguito fu cantata da Al Jolson a Broadway. Da allora, avvalendosi dell'aiuto del fratello Ira per i testi, Gershwin fu uno dei più prolifici autori di canzoni e musiche per riviste e commedie musicali; fra tutte, Lady Be Good (1924); Funny Face (1927); e la satira politica Of Thee I Sing (1931), prima commedia musicale a vincere il premio Pulitzer e infine l'opera Porgy and Bess (1935), che attinge alla musica afroamericana, al jazz, alla tradizione classica europea e costituisce un'opera unica considerata, a buon diritto, il capolavoro di Gershwin. |
Nel 1924, su sollecitazione di Paul Whiteman, direttore di un'orchestra leggera, Gershwin, continuando il lavoro di contaminazione tra stili e tradizioni diversi, compose Rhapsody in Blue (1924) per pianoforte e jazz band (oppure orchestra sinfonica come siamo abituati ad ascoltarla oggi) che non mancò di suggerire ad altri compositori europei e statunitensi l'introduzione di elementi melodici e ritmici di origine jazzistica. La produzione per orchestra di Gershwin comprende inoltre il Concerto in fa (1925), il poema sinfonico Un americano a Parigi (1928), la Second Rhapsody (1931) per pianoforte e orchestra molto meno famosa della Rhapsody in Blue. | Rhapsody in Blue |
Georges Bizet, (Parigi 1838 - Bougival, Parigi 1875), | compositore d'opera, per quanto l'unica universalmente conosciuta sia solo la Carmen e le altre opere Les pêcheurs de perles (1863), La jolie fille de Perth (1867) e Djamileh (1872) siano molto meno eseguite. Studiò al Conservatorio di Parigi con Jacques Halévy vinse un Premio Roma, premio che era molto ambito dai compositori francesi e che consentiva loro di ottenere una borsa di studio per un soggiorno nel nostro paese, da quella occasione nacque la suite sinfonica Roma (1866-1868) che è stata eseguita al Cagnoni nella stagione 2000/2001. La sua creazione più importante è Carmen (1875): il pubblico della prima, scandalizzato dalla messa in scena di una vicenda giudicata scabrosa decretò al lavoro un clamoroso insuccesso. Tuttavia, dopo la morte dell'autore a soli 37anni pochi mesi dopo la prima , Carmen divenne una delle opere più popolari della storia della musica lirica, popolarità che conserva ancora oggi. |
Suite, anche da quest'opera lirica è stata tratta una selezione che solitamente presenta oltre alla strepitosa apertura, i temi salienti legati agli altri protagonisti come il Torero Escamillo, l'aria di Micaela, le danze Seguidilla e Habanera. | Carmen |
Maurice Ravel, (Ciboure, Bassi Pirenei 1875 - Parigi 1937), | compositore francese, cominciò gli studi musicali a sette anni, dedicandosi al pianoforte e frequentando i corsi di composizione di Gabriel Fauré al Conservatorio di Parigi. Rispetto a Claude Debussy, Ravel sviluppò un maggiore interesse per gli elementi astratti del linguaggio musicale; in particolare, il gusto per i timbri orchestrali marcati e al tempo stesso trasparenti, fa di Ravel uno degli innovatori della moderna tecnica d'orchestrazione, di grande fascino e presa sul pubblico la sua orchestrazione dei "Quadri di una esposizione" di Moussorsgki. |
Molto numerosa fu la sua produzione pianistica, da Miroirs (1905) a Gaspard de la nuit (1908), altri lavori composti per solo pianoforte come ad esempio Pavane pour une infante défunte (1899), Valses nobles et sentimentales (1911) e Le tombeau de Couperin (1917) vennero orchestrati solo in seguito; il famoso Bolero fu composto per orchestra nel 1928). La musica ripetitiva ma sempre diversa di questa danza presenta nella versione classica una danzatrice attorniata da un gruppo di uomini, che con le sue movenze suscita e scatena il desiderio degli uomini che la guardano. Celebre anche la versione che ne dette Béjart in cui il protagonista è un uomo e che fu interpretata da grandi danzatori come Paolo Bortoluzzi e Jorge Dohn. | Bolero |
Alexander Frey Pianista Nato a Chicago,
Alexander Frey, studia pianoforte con Gavin Williamson e si diploma presso l'Universita'
del Michigan con il massimo dei voti in pianoforte, organo, composizione e direzione
d'orchestra. |
con la Munich Rundfunk, all' Hollywood Bowl di Los Angeles, Rio de Janeiro PO, Seoul Symphony Orchestra, Prague PO, con il Teatro di Chemnitz, l' Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, l' Orchestra Filarmonica di Hong Kong, con i Berliner Philharmoniker diretti da Claudio Abbado, la Filarmonica di Tel Aviv. All' attivita' direttoriale Frey alterna Recitals ad apparizioni da solista con importanti orchestre Internazionali. Come pianista con la London/Decca, Alexander Frey, in collaborazione con John Mauceri, registra nel '97 "Between Two Worlds" (Suite for Piano e Orchestra) con la Berliner Rundfunk Sinfonie Orchester . Tale registrazione viene eletta dalla rivista 'Fi', "Migliore Registrazione Classica dell' Anno". Con la Koch/Schwan incide un cd tutto dedicato a Bernstein.La Universal Films gli dedica un documentario. Non ha potuto raggiungere in tempo l'Italia, al suo posto ha diretto Fernando Alvarez (vedi Nabucco) ENRIQUE BARRIOS, Molte Orchestre ed audiences nel mondo hanno mostrato il loro interesse ed entusiasmo
nei confronti di questo Maestro messicano, come pure nei confronti della sua carriera in
crescente espansione in Germania, Francia, Inghilterra, Russia, Irlanda, Ungheria, Usa,
Canada, Sud America e Messico, aprendo le porte di orchestre di gran livello quali le
Sinfoniche di Berlino e San Diego, l' Orchestre Nationale du Capitole de Toulouse, the
National Irish Orchestra, The Edmonton Symphony Orchestra e la Geselschaft Zurich
Orchestra, tra le altre. |
potete inviare a concertodautunno@libero.it, mainomar@tin.it un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web. Copyright © 2001 Mario Mainino Aggiornamento del 20/08/2001
- Posta elettronica
fine della pagina