All'Opera Giselle |
Giovedì 12 luglio ore 21.00
Balletto pantomima in due atti
Musica di Adolphe Adam
Libretto di Théophile Gautier e Jules Henri Vernoy de Saint-Georges
Orchestra Filarmonica Italiana
Corpo di ballo dell'Arena di Verona
Concertatore e direttore d'orchestra ALBERTO NANETTI
Giselle : Jelena Pankova (etoile Kirov)
Albrecht: Igor Yebra
Hilarion : Giovanni Patti
Myrtha : Ghislaine Valeriani
Due giovani: Antonio Russo, Eugueni Kourtsev
Due giovani: Cinzia Vittone, Alessia Gelmetti
Coreografia Maria Grazia Garofoli
Direttore del corpo di ballo Maria Grazia Garofoli
Assistenti
Zeljko Dubravcic, Giovanni Patti
Maitres ripetitori
Piero Rocchetti, Margherita Trayanova
Scene e costumi Gian-Franco Padovani
Realizzatore luci Paolo Mazzon
Giovedì 12 luglio alle ore 21.00 | il palco del Castello di Vigevano
ospiterà il balletto "Giselle" di Adolphe Adam con i primi ballerini Giselle :
Jelena Pankova, Albrecht: Igor Jebra , Myrtha: Ghislaine Valeriani, Hilarion: Giovanni
Patti, il corpo di ballo della Fondazione Arena di Verona, dirigerà l'Orchestra
Filarmonica Italiana il maestro Alberto Nanetti. Giselle è un capolavoro del balletto romantico, il compositore Adolphe Charles Adam(Parigi 1803-1856), studiò composizione con F.A.Boieldieu, dal 1829 anno della sua prima opera in un atto seguirono altri cinquantadue lavori, il più famoso dei quali è questo balletto del 1841. Giselle sembra un balletto a due facce, il primo atto è drammatico e narrativo, ricordo a proposito una straordinaria Carla Fracci nella scena di disperazione e follia che porta la protagonista alla morte alla fine dell'atto. In questo primo atto i gesti convenzionali delle mani sono molto importanti perché è a questi movimenti che si affida la narrazione (si pensi anche a Il lago dei cigni). Nella seconda parte prevale l'uso delle figure di danza (l'arabesque, l'attitude, la pirouette o il tanto atteso fouetté, nel quale la gamba libera si avvita velocemente su se stessa per aiutare la rotazione del corpo). Si può dire che l'atto sia quasi completamente astratto, escluse poche scene dell'arrivo dell'amato alla tomba di Giselle, il resto evoca atmosfere rarefatte, interpretando la composizione musicale come puro piacere della danza. In questi casi solitamente le scenografie sono limitate dal fatto di dover lasciare il centro del palcoscenico sempre libero per lo spazio per ballare e si lasciano alle scene solo lo sfondo e le quinte. L'edizione odierna si avvale del corpo di ballo delle Arena di Verona, che ha assunto l'attuale connotazione stabile agli inizi degli anni '80 per volontà dell'allora direttore R.Fascilla. La protagonista doveva essere l'étoile spagnola Amaya Ugarteche, che ha al suo attivo molte interpretazioni di questo ruolo che sono state apprezzate dalla critica, ma è stata anche applaudita interprete di Bolero con D.Ganio. Nel ruolo di Hilarion ci sarà Giovanni Patti, che è anche applauditpo coreografo. Il direttore Alberto Nanetti si troverà di fronte ad un lavoro che potrebbe dirigere ad occhi chiusi vista la su enorme esperienza di maestro collaboratore alla Scala in ben 930 rappresentazioni dei titoli più importanti della danza d'ogni tempo. |
Giovedì 12 luglio 2001 ore 21.00 Castello di Vigevano
"Giselle"
Balletto pantomima in due atti Musica di Adolphe Adam Libretto di Théophile Gautier e Jules Henri Vernoy de Saint-Georges
Orchestra Filarmonica Italiana
Corpo di ballo dell'Arena di Verona
Concertatore e direttore d'orchestra ALBERTO NANETTIGiselle : Jelena Pankova (etoile Kirov) Albrecht: Igor Yebra Hilarion : Giovanni Patti Myrtha : Ghislaine Valeriani Due giovani: Antonio Russo, Engueni Kourtsev Due giovani: Cinzia Vittone, Alessia Gelmetti Coreografia Maria Grazia Garofoli Direttore del corpo di ballo Maria Grazia Garofoli
In una specie di cimitero gotico Albrecht appare, avvolto in un mantello, quasi come un conte Dracula, in attesa della sua preda. Cosi si è aperto l'allestimento del balletto "Giselle" di Adolphe Adam che è andato in scena giovedì scorso 12 luglio sul palco del Castello di Vigevano. Il corpo di ballo dell'Arena di Verona ha proposto questo balletto nella coreografia ideata da Maria Grazia Garofoli, una bella versione che rispetta quasi alla lettera il libretto tranne nel secondo atto, quando Albrecht salva Hilarion dal furore delle silfidi (o villi) mentre sembra oscuro il finale con l'uscita dei due amanti, l'uno ben vivo e l'altra puro spirito, quasi che il vampiro dell'inizio avesse finalmente colto la sua preda.
Le scene erano ovviamente limitate ai fondali e alle quinte, i costumi del primo atto sono molto belli per l'arrivo della moglie con il corteo dei cacciatori. Ma come sembra essere diventata una consuetudine della rassegna, all'ultimo momento c'è stato un capovolgimento del cast, per cui i danzatori annunziati sono stati sostituiti.
Ma alla fine i due nuovi protagonisti sono stati una vera delizia, lo splendido Igor Jebra nei panni di Albrecht, un giovane danzatore con un figura molto slanciata, una tecnica ferratissima, una elevazione notevole accanto a Ielena Pakova, etoile del Kirov, che ha interpretato Giselle, con una grande forza espressiva e drammatica, essenziale nel primo atto, ha un viso ricco di espressioni mutevoli, ma ha offerto anche un buon secondo atto, che non è ricco di difficoltà tecniche per una danzatrice della sua classe.
Molto drammatica l'interpretazione di Giovanni Patti di Hilarion, l'amante respinto, ma brave anche le due coppie di secondi solisti Cinzia Vittone, Alessia Gelmetti, Eugeni Kourtsev e il bravo Antonio Russo.
Ghislaine Valeriani era la regina delle villi Myrtha, alla guida dell'insieme delle fanciulle, di buon livello come tutto l'insieme del corpo di ballo, sia maschile che femminile. Il maestro Alberto Nanetti ha guidato con sicura mano l'Orchestra Filarmonica Italiana in questo capolavoro del balletto romantico, come al solito disturbato solo dalla eccessiva amplificazione che purtroppo viene ogni volta applicata durante la rappresentazione.
Maria Grazia Garofoli: Nel corso della sua carriera artistica ha interpretato i ruoli più importanti del repertorio classico come étoile al teatro la Fenice di Venezia e al Comunale di Bologna, nonché nei più prestigiosi teatri d'Europa, Stati Uniti, America Latina, Canada. Ha danzato a fianco di partners di fama internazionale e si è distinta nell'interpretazione dei più importanti coreografi contemporanei. Dal 1999 è Direttore del Corpo di Ballo dell'Arena, per la quale ha firmato la coreografia di Coppelia e Giselle, nonché la drammaturgia per I due Gentiluomini di Verona.
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