Venerdì 4 febbraio è stato acceso l’autovelox di via Lomellina a Gambolò, se ne parlava dall’ottobre precedente e un articolo su l’Informatore Vigevanese online del 1 febbraio annunciava l’entrata in funzione di lì a due giorni.

Dalla sua entrata in funzione l’apparecchio, la cui omologazione non sarebbe in discussione, ha registrato decine di migliaia di infrazioni, una pensionata si è vista recapitare al proprio domicilio 80 multe, un altro autista ha verbali per un ammontare di poco superiore a 13 mila euro, in molti hanno presentato ricorso e i giudici di pace di Vigevano devono vagliare 393 casi.

I verbali annullati sono pochissimi e questi ricorsi sono stati accettati in quanto non risultava chiara l’attribuzione del veicolo dalla foto prodotta agli atti.

Su quel tratto di strada il limite era di 70 all’ora, quando il limite è stato abbassato a 50 all’ora è stato installato anche l’autovelox.  Secondo coloro che si sono visti recapitare una pioggia di multe in un’unica volta, la modifica del limite di velocità inizialmente non era stata segnalata in modo adeguato.

La maggior parte dei multati è residente a Gambolò e transita da quel tratto di strada più volte al giorno, per questo motivo ieri mattina un gruppo di persone si è riunito in piazza Ducale e ha sfilato per via del Popolo fino al palazzo Roncalli, che ospita gli uffici dei giudici di pace, per cercare di parlare con i giudici e spiegare le loro ragioni. Una richiesta che non è stata accolta in quanto in questi giorni si stanno svolgendo proprio le udienze sui ricorsi.

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