Confartigianato denuncia la crisi del calzaturiero

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Mercoledì, 22 Luglio 2020 09:42
  • 22 Lug

Luigi Grechi e Roberto Gallonetto, presidente e segretario generale di Confartigianato Lomellina, fanno il punto della situazione con un’intervista rilasciata a La Provincia Pavese a pochi mesi dall’inizio della lenta ripresa dopo la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria.

«Il timore è che molte imprese a settembre non riapriranno. Due su 10 sono a rischio chiusura, mentre il 50% dovrà affrontare importanti riorganizzazioni del personale», dicono, inoltre alcune aziende hanno terminato la “cassa Covid” e hanno iniziato a usare gli ammortizzatori sociali ordinari.

Il settore calzaturiero è                quello che probabilmente sta patendo di più il blocco dei mesi scorsi a causa della stagionalità della produzione.

I vertici di Confartigianato Lomellina intravedono comunque una possibilità per uscire da questa crisi, il territorio dovrà sapersi adeguare velocemente per diventare attrattivo per nuove imprese, soprattutto manifatturiere, ma, in particolar modo, «Serve un piano che preveda scuole, case, giardini e che prenda in considerazione anche la qualità della vita. I servizi come la raccolta rifiuti, l'energia alternativa, la distribuzione di gas ed energia vanno affidati ad aziende partecipate strutturate, in grado, proprio in virtù della propria massa critica, di fare investimenti sul territorio».