La chiusura forzata per l’emergenza sanitaria non è stata clemente con le attività aperte da poco o che già risentivano della crisi degli anni passati.

Purtroppo alcune attività non hanno ancora riaperto e alcune hanno chiuso definitivamente, principalmente nel settore ristorazione o abbigliamento.

I negozi di abbigliamento hanno perso la vendita dei capi primaverili, le attività di ristorazione fuori dal centro storico sono state penalizzate dall’annullamento di quasi tutte le cerimonie, si è mantenuto stabile il settore dei materiali per l’edilizia ma si teme un decremento nei prossimi mesi dovuto alla crisi del mercato del lavoro. Le tabaccherie hanno riscontrato un mantenimento costante della vendita di sigarette, ma un calo nella vendita degli altri prodotti e un decremento dei giochi legali.

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