23/10/2010_10_23 21:00:00
Da Hollywood a Cinecittà
Colonne sonore film celebri
Orchestra Provinciale Pavese
Serata inaugurale fuori abbonamento
06/11/2010_11_06 21:00:00
La strana coppia
di Neil Simon
con Ivan Fabio Perna - Marco Maurini
Regia di Ivan Fabio Perna
Al Teatro Besostri, in Via
Matteotti, 33 a Mede (PV), Sabato 6 Novembre 2010 alle ore 21,
la Fama Fantasma produzioni teatrali presenta: la compagnia
Lewis&Clark in “La Strana Coppia” di Neil Simon. La regia è di
Ivan Fabio Perna, le scene sono di Renato Ostorero e il
disegno luci di Pietro Striano.
Ivan Fabio Perna e Marco Manzini sono i protagonisti de “La
Strana Coppia”. Accanto a loro figurano: Gian Carlo Fantò,
Carmelo Cancemi, Claudio Orlotti, Luciana Nigro e Barbara
Cinquatti.
Lo spettacolo e l’autore. Neil Simon: lo “specialista”
della commedia americana, con La Strana Coppia (interpretata
mirabilmente da Jack Lemmon e Walter Matthau) al cinema nel
1968 ha ottenuto un consenso così eclatante da provocare una
felice serie televisiva a episodi con Tony Randall e Jack
Klugman. A Broadway, sulla STRANA COPPIA, si apre il sipario
tutte le sere da più di quarant’anni! (come numero di repliche
anche l’America vanta la sua TRAPPOLA PER TOPI)
LA STRANA COPPIA, diventata ormai un “classico”, è stata
tradotta in più di 40 lingue. La Compagnia “Lewis&Clark”
presenta la commedia con l’ambientazione originale sulla New
York del 1964, come del resto è originale il tema
conosciutissimo della colonna sonora del film THE ODD COUPLE.
La trama: New York, anni 60: Felix Ungar e Oscar
Madison sono due amici dal carattere diametralmente opposto.
Uno pignolo e maniaco della pulizia al limite della follia,
l’altro irascibile e disordinato, capace di sconvolgere una
stanza pulita con la velocità di un uragano. Entrambi
divorziati, si troveranno a condividere lo stesso
appartamento, con tutti i problemi di convivenza che ne
deriveranno, raggiungendo punte di ilarità e totale
divertimento.
La grande abilità del commediografo ne esce limpida e immune
dalla polvere del tempo.
Il Regista: Ivan Fabio Perna,
appassionato conoscitore della commedia americana, è autore,
regista e attore. A New York ha lavorato a fianco di attori
americani, in Italia con Franca Nuti, Giancarlo Dettori,
Franco Branciaroli, con il Teatro Stabile di Ancona e con il
Piccolo Teatro di Milano. E’ traduttore del celebre
commediografo americano Neil Simon ed è stato il regista del
musical in tournée nazionale “MOULIN ROUGE” tratto dal celebre
film con Nicole Kidman. |
20/11/2010_11_20 21:00:00
L’ultimo degli amanti focosi
di Neil Simon
con Paola Quattrini - Pietro Longhi
Regia di Silvio Giordani
27/11/2010_11_27 21:00:00
Trovatore
opera lirica di Giuseppe Verdi
Produzione Teatro dell’Opera di Milano
Regia di Mario Riccardo Migliara
Vedi il fotoservizio della serata
04/12/2010_12_04 21:00:00
Chat a due piazze
di Ray Cooney
Fama Fantasma Produzioni Teatrali
con Fabio Ferrari, Lorenza Mario, Gianluca Ramazzotti. Miriam Mesturino
e con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu.
Regia di Gianluca Guidi.
L’autore: Ray Cooney (Londra 30 maggio 1932) è uno dei drammaturghi più di
successo della Gran Bretagna. Le sue opere sono state tradotte in più di 40
lingue e innumerevoli produzioni sono state rappresentate in tutto il mondo.
Il suo più grande successo, Run For Your Wife, è stato messo in scena nei
teatri del West End di Londra per nove anni consecutivi, raggiungendo il
record della sua commedia di durata più lunga. In tutto, 17 delle sue opere
sono state messe in scena nel medesimo luogo. Nel 2005 è stato nominato
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, come riconoscimento ai suoi
servizi teatrali.
La trama: Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni
a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza
Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio e
Giacomo, a Piazza Risorgimento
Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per
anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è
al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima
famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e
decidono di incontrarsi. A questo punto il povero tassista, aiutato
dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua
doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e
bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato.
Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e
debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di
situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra. Seguito
della famosissima TAXI A DUE PIAZZE , recitata da Johnny Dorelli nel 1986 e
poi ripresa dal figlio Gianluca Guidi in tempi più recenti e al quale è
stata affidata la regia di questa nuova scoppiettante commedia al ritmo di
Facebook.
18/12/2010_12_18 ore 21
Omaggio a Chopin e Schumann
Massimo Cottica, pianoforte
Evento fuori abbonamento ingresso 10 Euro
Vedi il programma
MASSIMO COTTICA, pianoforte
Frédéric Chopin (1810-1849):
dai 24 Preludi op. 28:
• 1. Agitato in Do Maggiore
• 3. Vivace in Sol Maggiore
• 15. Sostenuto in Re Bemolle Maggiore
• 22. Molto agitato in sol minore
• 23. Moderato in Fa Maggiore
• Allegro appassionato in re minore
Robert Schumann (1810-1856):
da ”Kreisleriana” (Fantasien) op.16
dedicata a Frédéric Chopin
• Äußerst bewegt
• Sehr innig und nicht zu rasch - Intermezzo I, Sehr lebhaft - Erstes Tempo -
Intermezzo II, Etwas bewegter - Langsamer (erstes Tempo) - Erstes tempo
• Sehr rasch - Noch schneller - Etwas langsamer
Frédéric Chopin (1810-1849):
• Improvviso n. 2 op. 36 in Fa Diesis Maggiore - Andantino
* Intervallo *
Frédéric Chopin (1810-1849):
• Notturno op. 9 n. 1 in si bem. minore. Larghetto
• Valzer op. 64 n. 2 in do diesis minore. Tempo giusto
• Polonaise op. 53 in La Bemolle Maggiore “Eroica”. Maestoso
• Mazurca op. 24 n. 4 in si bemolle minore. Moderato
• Studio op. 10 n. 12 in do minore. “La caduta di Varsavia”. Allegro con fuoco
• Studio op. 25 n. 10 in si minore. Allegro con fuoco - meno mosso - Tempo I
• Scherzo n. 2 op. 31 in si bemolle minore. Presto
Domenica, 26 dicembre 2010 alle ore 15,30
Filodrammatica Zemese presenta: la commedia comico dialettale
GELINDO
di Padre Giuseppe Maria Tognazzi.
La trama: La commedia racconta la nascita del Bambin Gesù vista attraverso le
vicende di una famiglia di contadini.
Poiché Giuseppe non è riuscito a trovare alloggio per la notte, Gelindo ospita i
due in una sua capanna che era proprio da quelle parti e dove solitamente
ricoverava le greggi, poi si rimette in cammino.
Ai Re Magi Gelindo indica la strada per Betlemme ma, alla domanda se avesse
saputo della nascita di un Re, li indirizza alla capanna dove aveva condotto
Giuseppe e Maria. Intanto nella notte Maria partorisce ed il Bambino viene posto
in una mangiatoia tra un asino ed un bue per poterlo riscaldare. Al suo ritorno
a casa Gelindo invita tutta la sua famiglia, che nel frattempo ha già ricevuto
l’annuncio di un Angelo, a recarsi in visita alla Sacra Famiglia portando doni
per il nato Bambino. Qui si recheranno molti altri pastori ed infine anche i Re
Magi guidati dalla Stella Cometa
Sabato
15 gennaio 2011_01_15 ore 21:00
Cin Ci La
operetta di Carlo Lombardo
Compagnia d’Operetta la“Belle Epoque Operetta i due
atti di Carlo Lombardo con musiche di Virgilio Ranzato.
Con Dianora Marangoni, Enrico Zagni, Vittorio Regina, Cristina Chiaffoni,
Alessandro Tampieri, Giovanni Caggiano, Mariangela Berti, Dino Centonze.
Orchestra e balletto "La belle Epoque"
Direttore d'orchestra e Direzione artistica: Giuseppe Tazzari
La Compagnia: La Compagnia "La Belle Epoque" è stata
fondata 1982 dal Maestro Giorgio Tazzari. Si avvale di un cast di tutto
rispetto con il grande talento e la bellissima voce del soprano (soubrette)
Dianora Marangoni, la soubrette Cristina Chiaffoni, la bravura del tenore
Enrico Zagni, il brillante Vittorio Regina.
Giorgio Tazzari, diplomatosi giovanissimo al Conservatorio di Bologna, nella
sua carriera come direttore d’orchestra ha accompagnato solisti lirici come
Leo Nucci, Anna Moffo, Gabries Bosejan, Maria Chiara, Ettore Rabini e tanti
altri.
Dianora Marangoni, dopo aver conseguito il diploma al Conservatorio di
Ferrara inizia i primi concerti lirici accompagnata al pianoforte dal
Maestro Giorgio Tazzari. Ben presto diventa la primadonna della Compagnia
mettendo in mostra una grande capacità interpretativa nei ruoli di tanti
personaggi e una spiccata espressività. La critica ha detto di lei:
"L'Operetta è viva, attuale ed amata perché nascono artisti come Dianora
Marangoni che la rinnovano continuamente".
La trama: Cin Ci Là” venne presentata per la prima volta il 18 dicembre 1925
al Teatro Dal Verme a Milano. La vicenda favolistica, è ambientata a Macao
(Cina) dove stanno per convolare a nozze la principessa Myosotis, figlia del
principe Fon Ki, e suo cugino, il principe Ciclamino. I due sposi, ancora
immersi in un’atmosfera fanciullesca, non sanno in realtà nulla del
matrimonio e continuano a condurre una vita fatta di giochi e di bambole.
Nel periodo tra il matrimonio e il concepimento dell’erede, è però usanza
che tutte le attività, tutti gli svaghi e i divertimenti vengano
temporaneamente soppressi. Proprio in questo frangente giungono a Macao la
brillante attrice francese Cin-Ci-Là e il suo amante Petit Gris, che la sta
inseguendo, perdutamente innamorato di lei. Saranno proprio Cin-Ci-Là e
Petit Gris i maestri d’amore per i due ingenui sposi, che con esilaranti
lezioni d’amore condurranno l’ingenua Myosotis tra le braccia del suo
Ciclamino
22/01/2011_01_22 21:00:00
Auntie and me” (“Zietta ed io”)
di Morris Panyich
con Alessandro Benvenuti - Barbara Valmorin
Regia di Fortunato Cerlino
Al Teatro Besostri,
Sabato, 22 gennaio 2011 alle ore 21,00 la Fama Fantasma –
Produzioni Teatrali presenta: AUNTIE AND ME (Zietta ed io) ,
commedia di Morris Panych con Alessandro Benvenuti e Barbara
Valmorin. Regia e spazio scenico di Fortunato Cerlino
L’autore: Morris Panych nasce a Calgary e cresce a
Edmonton, Alberta. Nel 1977 si diploma in Radio and Television
Arts all'Istituto di Tecnologia di Alberta, successivamente
studia scrittura creativa alla University of British Columbia
(BFA, 1977) e recitazione alla East 15 Acting School in
Londra, Inghilterra. Drammaturgo, attore e regista, ha diretto
oltre novanta produzioni teatrali e ha scritto venticinque
drammi che sono stati tradotti in dodici lingue e
rappresentati in Canada, Stati Uniti, Europa, Asia, Australia
e Nuova Zelanda. Ha recitato in più di cinquanta spettacoli e
in serie televisive di successo mondiale, tra cui X-Files. Nel
1995 gli è stato conferito il più prestigioso riconoscimento
letterario canadese (Governor General's Award for Drama), per
The Ends of the Earth, premio che ha ricevuto per la seconda
volta nel 2004 per Girl in the Goldfish Bowl. Nel 2001,
insieme allo scenografo Ken MacDonald, ha fondato la casa di
produzione teatrale 2x2ltd. Vive a Toronto, Ontario
Gli interpreti: Alessandro Benvenuti formatosi al
cabaret con I Giancattivi, gruppo che comprendeva anche Athina
Cenci e Francesco Nuti, ha esordito al cinema insieme al
gruppo in commedie simpatiche e leggere come Ad ovest di
Paperino (1982) ed Era una notte buia e tempestosa (1985).
Sciolto il gruppo nel 1990, è tornato al cinema girando
diversi film come regista e come attore. E’ anche autore e
interprete di commedie.
Barbara Valmorin è attrice prevalentemente teatrale,
straordinaria interprete di molte opere contemporanee.
Ha interpretato numerose serie e film per la televisione (da
Nero Wolfe. Circuito chiuso, 1969 al recente La stagione dei
delitti, 2007). Nel '75 compare nel film di Lina Wertmuller,
Pasqualino settebellezze con Giancarlo Giannini e Fernando Rey.
La Trama: Il nipote Kemp (Alessandro Benvenuti),
informato da una lettera che la zia Grace (Barbara Valmorin),
della quale egli conserva solo un vago ricordo d'infanzia, è
ormai in fin di vita, molla quel poco di messa in scena che
regge la sua vita e corre al suo capezzale, pronto ad
impossessarsi dell'eredità. Ma le cose non vanno come
previsto. L'annunciata, imminente dipartita della donna, tarda
ad arrivare. Così i giorni diventano settimane, poi mesi, poi
intere stagioni, e il nostro è lì che aspetta. Nel corso di
questa convivenza forzata, non prevista, cadono via via tutte
le aspettative che l'uomo aveva deposto nell'evento. I due si
troveranno ancora una volta restituiti alla fragile condizione
delle loro esistenze, ognuno riconsegnato al proprio doloroso
destino. Un affresco intorno alla solitudine che l'autore
propone con un linguaggio immediato e, soprattutto, con ironia
e humor, suggerendo che dei nostri conflitti e delle nostre
ansie profonde si può anche sorridere
|
Sabato 5 febbraio /2011_02_05 ore 21:00
Madama Butterfly
opera lirica di Giacomo Puccini
su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Produzione Teatro dell’Opera di Milano
CIO CIO SAN Olga Kotlyarova, Andrea Ferreira
PINKERTON Nicola Rossi Giordano, Giuseppe Veneziano
SUZUKY Elena Serra, Kulli Tomingas
SHARPLESS Lorenzo Battagion, Omar Camata
GORO Luciano Grassi
ZIO BONZO Carlo Oggioni
PRINCIPE YAMADORI Ezio Pirovano
Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Claudio Vedagnini
Corale Lirica Ambrosiana diretta da Roberto Ardigò
Regia di Mario Riccardo Migliara
Giostre di immagini di Elena Busisi e Mario Migliara (Les farandoles des
ilusions)
Realizzazione scenografia e attrezzeria Arti di Scena.
La regia: Il fulcro di Butterfly sta nel gigantesco portale a griglia che rende
ancora più esigua la falsa intimità della casa, nei chiaroscuri che si leggono
sui volti, quasi dei segni indelebili delle loro passioni solo velate da pareti
sottili . Un ambiente che muta sia cromaticamente che a seconda di questa
spaziatura, quattro ambienti che come origami racchiudono i protagonisti e le
loro illusioni in una prigione impalpabile e un corollario di sentimenti
collocati in una impietosa ribalta. L’illusione della protagonista si legge
sulla struttura della casa, in continua possibilità di variazione. E’ proprio
nella mutevolezza delle immagini che avvengono sulla superficie delle pareti che
si ottempera la meraviglia dell’Ikebana, Immagini che hanno la fragilità di un
pizzo e l’inconsistenza di una relazione amorosa nel suo perenne mutarsi legato
al desiderio. Lo stagno rappresenta un ulteriore momento naturale fittizio e il
piano di svolgimento dell’opera è orizzontale: gli artisti si muoveranno quasi
su una passerella.
[note di Mario Riccardo Migliara]
Sabato 12 marzo
12/03/2011 ore 21:00:00
L’anatra all’arancia
di W.D. Home e M.G. Sauvayon
con Corrado Tedeschi - Debora Caprioglio
Regia di Ennio Coltorti
La commedia: Tratta dal romanzo "The Secretary Bird“ del 1965 dello
scrittore inglese William Douglas Home diventa un successo con l’adattamento
teatrale del celebre commediografo francese Marc Gilbert Sauvajon, che
sceglie come titolo “Le canard à l’orange” (L’anatra all’arancia), piatto
tipico della cucina francese e portata principale del pranzo di nozze dei
due protagonisti. Mentre le versioni teatrali sono da subito numerosissime,
in Italia il titolo diventa un successo grazie al film di Luciano Salce,
girato nel 1975 e interpretato da Ugo Tognazzi e Monica Vitti.
La trama: Gilberto Ferrari (Corrado Tedeschi), brillante autore di
sitcom e pubblicità, bravo giocatore di tennis e scacchi, simpatico
mascalzone, inaffidabile, nonché fedifrago incallito, è sposato da quindici
anni con Lisa (Debora Caprioglio), che stanca e annoiata dopo una vita
dedicata al marito, alla casa e ai due figli, cade tra le braccia di
Leopoldo Augusto Serravalle-Scrivia, più giovane di lei, serio, distinto e
per giunta nobile (Mino Manni). In pratica, un uomo "normale"; quindi
l'esatto opposto del bugiardo e inattendibile Gilberto.
Di fronte all'annunciato abbandono del tetto coniugale da parte della
mogliettina, Gilberto escogita un ingegnoso piano per ridicolizzare il
rivale e far ingelosire la consorte: invita contemporaneamente in villa per
il weekend il rivale in amore e la sua sexy segretaria Patrizia, detta Patty
Pat (Samantha Fantuzzi). L'intento del padrone di casa è quello di farsi
scoprire a letto con Patty dalla governante Teresa (l'esilarante Gioietta
Gentile), impegnata in cucina nell'elaborata preparazione di un'anatra
all'arancia, piatto-simbolo della luna di miele dei coniugi Ferrari.
Gilberto potrà così addossarsi cavallerescamente la colpa dell'inevitabile
divorzio, ma soprattutto stuzzicare la gelosia della moglie, più decisa a
parole che nei fatti. Infatti la gelosia di Lisa non tarderà a manifestarsi,
e si accorgerà anche di quanto noiosa e piatta sarebbe il suo legame
sentimentale con il compassato Leopoldo: tanto da indurla a rituffarsi nelle
braccia di Gilberto.
Sabato 19 marzo 2011 alle ore 21,00
Rigoletto
opera lirica di Giuseppe Verdi
Produzione Teatro dell’Opera di Milano
Regia di Mario Riccardo Migliara
Andrà in scena “RIGOLETTO”, opera lirica di Giuseppe Verdi su libretto di
Francesco Maria Piave, con l’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da
Francesco Attardi e la Corale Lirica Ambrosiana diretta da Roberto Ardigò.
Realizzazione scenografica e attrezzeria Arti di Scena.
La regia e ideazione scenica sono di Mario Riccardo Migliara che si è
ispirato alle carte dei Tarocchi.
L’opera: Rigoletto si inserisce nel periodo centrale della produzione
operistica verdiana e fa parte, insieme al Trovatore e a Traviata, della
cosiddetta “trilogia popolare”. L’opera venne scritta da Verdi su richiesta
della direzione del Teatro la Fenice per l’inaugurazione della stagione del
carnevale veneziano del 1851. la prima esecuzione si ebbe proprio al Teatro
la Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Il soggetto dell’opera, il cui
libretto è di Francesco Maria Piave, è tratto dal dramma Le Roi s’amuse di
Victor Hugo, che il Maestro considerava “il più grande dramma dei tempi
moderni”. I non pochi problemi posti dalla censura austriaca (basti pensare
al soggetto, che mostra un monarca dall’atteggiamento disinvolto e spesso
privo di scrupoli, e al tema della maledizione, immorale secondo la
mentalità del tempo), non impedirono a Verdi e a Piave di lasciare pressoché
intatta la trama del dramma di Hugo. I cambiamenti riguardarono il luogo,
che venne spostato dalla Corte di Francia a quella di Mantova, e il nome dei
personaggi, primo fra tutti quello del protagonista, che da Triboletto fu
trasformato in Rigoletto, dal francese rigoler, ridere, divertirsi.
Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto
non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza
drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la
subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico
ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi.
La trama: Alla Corte dei Gonzaga, dove Rigoletto è il deforme
buffone, il Duca di Monterone maledice cortigiani e servi per avere
disonoratola figlia; particolarmente colpito ne è Rigoletto, che tiene
nascosta una figlia, nella speranza di preservarla dalle brutture della
vita.
Ma la figlia Gilda, (in realtà amante del Duca di Mantova), viene scoperta
dai cortigiani che la credono la donna di Rigoletto,e quindi rapita; ma il
buffone, in una scena di alto contenuto drammatico,chiede che gli venga
restituita la figlia, e ad essa giura la più tremenda vendetta.
Assolda così un assassino di professione, Sparafucile, con il compito di
rapire ed uccidere il Duca di Mantova, ma la figlia,subodorata la trama, si
sostituisce all'amato, facendosi rapire e morendo al posto suo; quando
Rigoletto scopre la dolorosa verità, comprende che la maledizione di
Monterone si è avverata.
Gilda è la figlia segreta, bella e un po'oca, del brutto e furbo Rigoletto,
giullare del Duca di Mantova. Il duca è un galletto insaziabile e seduce
Gilda vestito da studente. Rigoletto si vendica assoldando Sparafucile, un
killer col destino nel nome, che però finisce per uccidere involontariamente
Gilda, che sa di tutto perché la storia finisca così. il duca rimane
impunito.
02/04/2011ore 21:00:00
Don Pasquale
opera lirica di Gaetano Donizetti
Produzione Teatro dell’Opera di Milano
Regia di Mario Riccardo Migliara
Il Teatro Besostri chiude la stagione lirica 2010/2011, con un’opera buffa
capolavoro di Gaetano Donizetti, leggera e divertente. Il Teatro dell’Opera
di Milano approda il 2 aprile a Mede con un Don Pasquale tutto rivolto ai
giovani, con la regia e ideazione scenica di Mario Riccardo Migliara.
Come ultima opera si è scelto un titolo di repertorio tra i più divertenti
del panorama operistico, allo scopo di spingere anche i giovani ad
avvicinarsi a questa forma di spettacolo da troppo tempo ritenuta elitaria.
Anche per questo si è deciso di praticare una politica di prezzi popolari:
10 euro per gli studenti e 15 euro per gli adulti. Omaggio da parte della
Direzione del teatro quale ringraziamento ai suoi affezionati spettatori.
Il Don Pasquale è un’opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti. Il
libretto è stato firmato da Michele Accursi, anche se è in realtà opera
dello stesso Donizetti e di Giovanni Ruffini, ricalcato sul dramma giocoso
si Angelo Anelli, Ser Marcantonio. Pare che l’opera sia stata composta in
soli undici giorni. La prima rappresentazione ebbe luogo a Parigi al Theatre
– Italien il 3 gennaio 1843.
La trama:Il Don Pasquale è la storia di un anziano e ricco
settantenne, adirato con il nipote Ernesto, il quale non vuole sposare una
ricca e nobile zitella, perché innamorato di Norina, una vedova giovane e
carina. Ernesto viene diseredato e Don Pasquale decide di sposarsi,
chiedendo aiuto al Dottor Malatesta, il quale propone la sorella Sofronia.
Il dottore vuole invece aiutare i giovani e chiede a Norina di impersonare
Sofronia, per poi ridurre alla pazzia Don Pasquale. Ernesto allo scuro di
tutto decide di partire. Don Pasquale e Norina firmano un contratto di
nozze, con il quale Norina riceve la metà dei beni. Da quel momento muta
contegno, spende soldi e finge un amante. Don Pasquale è in preda allo
sconforto e chiede aiuto a Malatesta che mette al corrente Ernesto del piano
in corso e gli chiede di fare la parte dello spasimante. Don Pasquale scopre
i due amanti ed uscendo allo scoperto, per fare un dispetto alla moglie,
dice ad Ernesto che potrà sposare Norina, la quale diventerà la nuova
padrona di casa. A questo punto al vecchio viene rivelato l’intrigo, il
quale felice per essersi liberato della moglie, benedice le nozze tra
Ernesto e Norina.
La regia: Il regista ha pensato ad una stanza high tech mutevole e
girevole. Spesso il design nasconde la medesima freddezza di intenti di Don
Pasquale ma se il contrasto viene dato da una componente animosa quale la
recitazione e l’insieme dei costumi oltre che tutti i pezzi del mobilio
della casa sono passibili di essere movimentati e costruire nuove strutture
sceniche allora la casa all’ultima moda diventa condizione ideale di questo
puzzle comico dove i tasselli si spostano e si ricompongono nello spazio di
un duetto o di un’aria.
Un cameriere muto diventa la colonna sonora portante di una opera dove il
divertimento e l’attorialità degli interpreti si lega con il ritmico danzare
della musica. Lui stesso muove le scene come in una partitura materiale che
si sviluppa sotto gli occhi del pubblico e stancamente sposta le scene in un
ordine millimetrico.
Un letto gigantesco troneggia e gira su se stesso come un quadrato pazzo che
mostra quattro lati e si esibisce come valido ring di dispute rincorse e a
parte , discorsi impudici e ammonimenti.
Un ponte a due discese, come un magico Rialto sul nulla, serve a ribadire il
concetto delle piccole spiate del sotterfugio dove chi passa sotto è visto
dal sopra, e viceversa. Tutti ascoltano occupano spazio nella casa di Don
Pasquale assecondando i meccanismi da orologeria della trama che conosciamo.
Il gioco si sviluppa in un continuum tra testo, scene e luci con il magico
risultato di evidenziare la trama e i personaggi di questa danza.
Le Scene: l’ideazione scenica prevede quattro luoghi chiavi sul
palcoscenico tutti rotellati e modificabili. In uno scatto a metronomo le
scene si muovono in un girotondo imprevisto portando in ribalta il momento
importante e lasciando gli altri elementi in uno sfondo. I personaggi sono
parte integrante di questi movimenti creando un effetto coreografico e di
impatto molto particolare.
Nel ruolo di Don Pasquale un grande Orazio Mori, che dopo aver
calcato le più importanti scene liriche internazionali dalla Scala al
Metropolitan, approda sul palco del Teatro Besostri e si presta
perfettamente a ballare la lapdance, in una regia tutta nuova e
anticonvenzionale.
Sabato 9 aprile 2011 alle ore 21,00
Toccata e fuga
di Derek Berifield
con Antonella Elia - Gigi Sammarchi - Marco Vaccari
Regia di Marco Vaccari
Sabato 9 aprile 2011 alle ore 21,00, con l’ultimo spettacolo della stagione
ufficiale 2010/2011, il Teatro Besostri si accomiata dal suo affezionato
pubblico presentando la commedia “Toccata e Fuga” , di Derek Benfield con
Gloria Anselmi, Vera Castagna, Patrizia Rossetti, Gigi Sammarchi, Marco
Vaccari. Regia di Marco Vaccari per la Fama Fantasma Produzioni Teatrali.
L’autore: Derek Benfield (1926 – 2009) ha maturato fin da
giovanissimo il gusto per la recitazione. Dopo aver frequentato l’Accademia
Reale d’Arte Drammatica, ha avuto una brillante carriera non solo in teatro,
ma anche nel cinema e nella TV. Ha scritto la sua prima commedia a 23 anni
ottenendo un immediato grande successo in tutti i teatri inglesi. Da allora
ha scritto più di cinquanta commedie tra cui: Non sparate sul postino, Pesce
fuori dall’acqua, Senti chi parla e naturalmente Toccata e Fuga. Tutte
commedie brillanti che lo hanno fatto definire un vero maestro di comicità.
La trama: Un copione scoppiettante. Un testo brillante, frizzante.
Una storia con tanti ingredienti divertenti e intriganti: il classico
triangolo con i relativi sussulti del matrimonio, i tradimenti, i blitz
amorosi, gli appuntamenti furtivi, le scappatelle, gli equivoci
imbarazzanti. Ilaria costringe il marito Bruno a fare jogging tutti i
mercoledì; il tempo che l’uomo dovrebbe impegnare nello sport, viene invece
dedicato ad una giovane amante, grazie alla collaborazione di un amico,
Giorgio, che presta loro il suo appartamento. Quello che Bruno non sa è che
Ilaria l’ha spinto a fare jogging per potere a sua volta ricevere in casa il
suo amante che, per ironia della sorte, è proprio lo stesso Giorgio! Tutto
precipita quando Jessica, la moglie di Giorgio, ignara di tutto, rientra
all’improvviso da un viaggio e sorprende Bruno con l’amante a casa sua. Da
questo momento inizia un intreccio di bugie che darà vita ad una serie di
equivoci in un crescendo esilarante di colpi di scena, nello stile di una
perfida ironia tutta britannica
Il sipario si apre su di una scena composita: si tratta di due locali, di
due appartamenti diversi che però sono accostati. Solamente un divano,
collocato al centro, è elemento comune per entrambi i salotti in perfetta
simmetria. La vicenda si svolgerà, anch’essa simmetrica, ora da una parte,
ora dall’altra. Qualche volta anche contemporaneamente nei due locali.
Lo spettacolo è ambientato in Italia, anziché nell’originaria Inghilterra,
per sottolineare come in fondo tutto il mondo è paese.
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