ELENCO ANNOTATO DELLE DELIBERE ASSUNTE DALL' 1/1/1998

DALLA GIUNTA COMUNALE DI VIGEVANO

in ordine numerico discendente

I testi integrali delle delibere sono consultabili presso l'Ufficio Deliberazioni del Comune

numero

 data

oggetto

note

alle precedenti delibere della Giunta

PROGETTO " CENTRO RISORSE HANDICAP"

Premessa

La formulazione di un piano che riconsideri le problematiche dell'handicap e che riorganizzi risposte e servizi in funzione di una migliore integrazione e di una maggiore valorizzazione, delle risorse territoriali, nasce da una serie di motivazioni che possono essere così riassunte:

1) la rilevanza sociale che tali problematiche rivestono e il significato morale di una adeguata attenzione che l'intera comunità deve portare ai propri membri svantaggiati,

2) i notevoli investimenti di risorse che il Comune impegna per far fronte ai bisogni: assistenza diurna, formazione, ospitalità, trasporto, sostegno scolastico,

3) la necessità di coordinare e di unificare più efficacemente gli interventi coinvolgendo gli organismi pubblici e privati (servizi educativi e sociali, sanitari, volontariato, cooperative, scuola, famiglia) che operano nell'area handicap a diverso titolo, superando la logica che vede ogni struttura autosufficiente e aggregando le forze diverse in un lavoro comune su progetti condivisi,

4) la necessità di valorizzare le risorse territoriali costruendo un circuito di informazioni rispetto ai dati relativi all'handicap e un circuito di interventi integrati secondo le varie competenze presenti nel territorio.

Le problematiche relative all'handicap investono infatti non solo il soggetto handicappato ma anche il contesto familiare e sociale in cui la persona vive e cresce.

Oggi sempre più si ritiene che un handicap fisico o mentale non è un attributo intrinseco della persona, ma piuttosto il risultato di una interazione complessa tra stato di salute, capacità di vita attiva e di mantenere relazioni, che spesso sono il frutto delle risposte dell'ambiente fisico e sociale.

La presa in carico delle difficoltà personali, esistenziali e familiari del soggetto handicappato non può essere pertanto esclusiva prerogativa di competenze settoriali o di interventi di tipo specialistico, ma deve tendere a modificare le relazioni con l'ambiente fisico, sociale, umano.

Disabilità e svantaggio, infatti, incidono globalmente sul modo di essere e di esprimersi e inducono menomazioni e distorsioni nei contatti e nel rapporti della persona nel contesto in cui vive. Più in dettaglio, insomma, l'handicap determina situazioni di bisogno di tipo sanitario, educativo e sociale che richiedono apporti plurimi in termini di risorse operative ed economiche durevoli e continuative.

La predisposizione di un piano che organizzi in modo unitario i servizi, che dia un ordine prioritario agli interventi, che crei contatti con il territorio e che promuova sperimentazioni concrete a favore dell'area handicap, viene incontro anche alle esigenze di ottimizzazione e di razionalizzazione delle risorse.

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