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09/05/2024 17:33
Gli ambientalisti chiedono di affrontare il tema della viabilità durante la revisione del Piano di Governo del Territorio a Vigevano.
Nel testo inviato al Comune viene chiesto di prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei cittadini. Le proposte della Consulta Ambiente sono: aumentare i sensi unici, adibire a parcheggi le aree dismesse, ridurre i limiti di velocità, rivalutare i trasporti pubblici e pensare ad una città sostenibile.
“I cittadini si devono muovere a piedi, in bicicletta e, perché no, in motorino in sicurezza – si legge nel comunicato – ma bisogna modificare la viabilità”.
Dagli studi degli ambientalisti risulta che oltre il 30% delle strade immediatamente fuori dal centro storico sia a doppio senso di circolazione. Quelle strade non sarebbero dotate di marciapiedi ma di strisce bianche, che delimitano lo spazio riservato ai pedoni. Uno spazio che attualmente sarebbe tra gli 0 e i 30 centimetri e che a volte sarebbe interrotto da auto parcheggiate.
Questa situazione creerebbe disagio e pericolo ai pedoni, soprattutto a chi spinge un passeggino, ai disabili in carrozzina e agli anziani che faticano a camminare.
“Anche le biciclette non riescono a stare a un minimo di distanza dalle macchine parcheggiate – continuano le associazioni – Inoltre i veicoli sfiorano sempre i ciclisti e questo potrebbe farli cadere. Per non parlare dei continui colpi di clacson che spaventano chi vuole solo girare in bicicletta”.
La richiesta della Consulta è quindi quella di creare sensi unici nelle vicinanze del centro e, dove ci sono i giusti spazi, sistemare i marciapiedi togliendo qualche stallo. Una soluzione potrebbe essere quella di adibire a parcheggio le aree dismesse della città.
Nel comunicato ci si interroga su come potrebbe essere una città a 20 o 30 chilometri orari. La Lomellina è una delle zone italiane più inquinate da polveri sottili e anidride carbonica. Secondo l'associazione, la riduzione dei limiti di velocità aiuterebbe a far rientrare i livelli di inquinamento dell'aria.
La Consulta contesta anche il trasporto pubblico locale, descrivendo i mezzi “inadeguati” e i percorsi “non più adatti”.
L'invito dell'associazione, in questo caso, è quello di trovare trasporti adeguati, rivalutare i percorsi e pensare ad una città ciclabile, quindi sostenibile. “I tempi di realizzazione sono lunghi, ma dobbiamo cominciare”, concludono gli ambientalisti.