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23/04/2024 20:10
Dalla Cassazione arriva una nuova pronuncia favorevole ai multati per il velox di via Lomellina, a Gambolò. La Corte ha escluso definitivamente che l’approvazione di un rilevatore di velocità equivale alla sua omologazione. Una questione che da anni divide i giudici e su cui ha insistito l’associazione Globoconsumatori, che cura i ricorsi dei multati dal velox di Gambolò che sanziona i passaggi oltre i 50 chilometri orari.

L’associazione sosteneva infatti come andassero annullate tutte le multe per eccesso di velocità fatta con un autovelox solo approvato, ma non omologato. La Cassazione ha risolto la questione, respingendo un ricorso analogo del Comune di Treviso sulla validità di un verbale. Verbale in cui era stato accertato un eccesso di velocità da parte di un automobilista che viaggiava a 97 chilometri orari in una strada con limite a 90. Accertamento che però non è valido, secondo la Corte di Cassazione, in quanto il velox non era stato omologato dal ministero competente, quello per lo Sviluppo economico.

Un requisito tecnico fondamentale per la legittimità dell’apparecchio che però, se non rispettato, apre la strada ai ricorsi, esattamente come avvenuto a Gambolò, dove da inizio anno è ripresa la battaglia legale contro il velox in via Lomellina, sulla provinciale 183. Al momento pendono circa 200 ricorsi in Prefettura mentre nelle ultime due udienze davanti al giudice d’appello del tribunale di Pavia sono stati concessi due mesi di tempo al Comune di Gambolò per trovare un accordo ed eventualmente annullare alcuni verbali in autotutela.