Un po' di storia: |
Le
Settimane Musicali di Stresa sono nate nel 1961 per iniziativa di Italo
Trentinaglia de Daverio, nobile avvocato veneziano, spinto ad occuparsi di
musica non da interessi personali ma perché sempre vissuto a contatto con la
musica: il padre Erardo era infatti organizzatore musicale, direttore
generale del Teatro alla Scala a Milano, sovrintendente del Teatro La Fenice
a Venezia e compositore. La famiglia Trentinaglia possedeva una villa a
Stresa, dove convenivano spesso musicisti e autori, da Umberto Giordano ad
Arturo Toscanini, che con Victor de Sabata, Guido Cantelli e Gianandrea
Gavazzeni fu uno dei più assidui frequentatori del luogo, tutti attirati
dalle bellezze naturali del Lago Maggiore che avevano in passato affascinato
Stendhal e Richard Wagner. Durante un soggiorno nella sua villa, era
l'autunno del 1961, l’Avvocato Trentinaglia maturò l’idea di creare una
manifestazione annuale che potesse fare di Stresa la sede di uno di quei
festival internazionali di musica classica che davano lustro ad alcune fra
le più belle località d’Europa. Il 27 Agosto 1962 le Settimane Musicali di
Stresa furono inaugurate con un concerto dell’Orchestra del Teatro alla
Scala, diretta da Nino Sanzogno. Nelle edizioni che sono seguite fino ad
oggi si sono succeduti, spesso tornandoci, alcuni fra i musicisti più
importanti del nostro secolo: i pianisti Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti
Michelangeli, Nikita Magaloff, Alexis Weissenberg, Svjatoslav Richter,
Maurizio Pollini, Dino Ciani, Vladimir Ashkenazy, Wilhelm Kempff, Martha
Argerich, Claudio Arrau, Aldo Ciccolini e Radu Lupu; i violinisti Nathan
Milstein, David Oistrakh, Isaac Stern, Yehudi Menuhin, Gidon Kremer,
Anne-Sophie Mutter, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Shlomo Mintz e Vadim Repin;
il violista Yuri Bashmet; personaggi d’eccezione come Mstislav Rostropovich
ed Andres Segovia. Ed ancora il gotha delle formazioni sinfoniche
internazionali, oltre all’Orchestra del Teatro alla Scala (e successivamente
Orchestra Filarmonica della Scala), la Philharmonia di Londra, i Wiener
Philharmoniker, la Los Angeles Philharmonic, la Israel Philharmonic,
l’Orchestra Filarmonica di Mosca e quella di San Pietroburgo, la Royal
Concertgebouw, la Staatskapelle Dresden e l’Orchestra Filarmonica Ceca.
Infine i direttori: Carlo Maria Giulini, uno dei più assidui ed affezionati,
Hermann Scherchen, Karl Böhm, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch,
Claudio Abbado, Riccardo Muti, Kirill Kondrashin, Riccardo Chailly, Kurt
Masur, Yuri Temirkanov, Valery Gergiev e Kent Nagano. Una parte importante
nella programmazione del Festival hanno sempre avuto i recital vocali, anche
in questo caso con la presenza dei massimi interpreti del liederismo
internazionale, dal sommo Dietrich Fischer Dieskau, ad Elisabeth Schwarzkopf,
da Gundula Janowitz a Teresa Berganza, da Hermann Prey a Christa Ludwig e da
Nicolai Gedda a Eva Marton. Merita una menzione, per il valore
dell’iniziativa, la rassegna dei giovani vincitori di concorso, che nella
storia delle Settimane Musicali ha presentato artisti che oggi sono famosi
concertisti come Michele Campanella, Garrick Ohlsson, Christoph Eschenbach,
Murray Perrahia, Jeffrey Swann fino ai più recenti Andrea Lucchesini,
Maurizio Zanini e Nikolaj Znaider. Le Settimane Musicali di Stresa fanno
parte dell’Associazione Europea dei Festival di Musica: nel 1982 Stresa è
stata la sede dell’Assemblea Generale annuale. Dopo gli esordi al Palazzo
dei Congressi di Stresa, all’Isola Bella nel meraviglioso Salone degli
Arazzi e alla Loggia del Cashmere nei giardini dell’Isola Madre,
generosamente concessi dai Principi Giberto e Bona Borromeo, il Festival ha
progressivamente ampliato i propri orizzonti portando i suoi concerti in
nuove sedi storiche, permettendo così di coniugare la musica all'arte, alla
cultura e ai suggestivi scenari che offre la zona. Dal 1999 il Festival ha
infatti assunto la nuova denominazione di Settimane Musicali di Stresa e del
Lago Maggiore; fra le località coinvolte risalta l’incantevole Eremo di
Santa Caterina del Sasso, ove ogni anno, per il prologo del Festival,
vengono eseguite le Suite per violoncello solo di J.S. Bach. Nuove sedi
concertistiche sono anche l’auditorium “La Fabbrica” di Villadossola, il
Castello Visconteo di Vogogna, la Rocca Borromeo ad Angera, Villa Ponti ad
Arona, la Chiesa di Madonna di Campagna e Villa San Remigio a Verbania, la
Chiesa Vecchia di Belgirate e la Basilica di San Giulio a Orta. Dal giugno
2000 le Settimane Musicali hanno un nuovo direttore artistico: Gianandrea
Noseda, giovane direttore d’orchestra che ha raggiunto in breve tempo una
solida posizione nel panorama internazionale. Vecchi e nuovi direttori,
solisti, complessi sinfonici e cameristici continuano il cammino tracciato
più di quarant’anni fa, all’interno dello stesso coerente itinerario e ad
esso sempre fedele, lungo quella linea ascensionale che nel mondo dell’arte
appare senza confini e si perde nell’ideale infinito di goethiana memoria.
(Informazioni storiche tratte dalla pubblicazione “Trent’anni di festival
internazionale” a cura di Giuseppe Pugliese) |