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02/12/2025 13:52
Monta ancora il dibattito sul futuro delle stazioni ferroviarie in Lomellina. Un dibattito, da ultimo, alimentato per quanto riguarda la stazione di Mortara, per cui Rfi prevede l’avvio dei lavori di riqualificazione nel 2028, stando all’ultimo piano commerciale dell’azienda. Nei giorni scorsi si era parlato di una politica di progressiva chiusura delle stazioni, avviata da Rete ferroviaria italiana, dopo che non era stato rinnovato il comodato d’uso gratuito della stazione di Mede. Immobile riconsegnato ora a Rfi e il cui destino è ora tutto da scrivere.
Tornando a Mortara, il circolo locale di Rifondazione comunista sottolinea, come al piano superiore della stazione, ci siano una decina di appartamenti vuoti, in precedenza occupati dai ferrovieri e dalle loro famiglie. Appartamenti che, stando a quanto si apprende, risulterebbero in buone condizioni e che da anni non vengono più utilizzati. Inoltre, verso via De Cantiano, a pochi passi dalla stazione, c’è un edificio, anch’esso non più utilizzato e in passato adibito ad alloggio temporaneo dei ferrovieri e del personale impegnato nei lavori di manutenzione della rete. Rifondazione sollecita quindi la richiesta di questi spazi in comodato d’uso da parte delle Ferrovie, per far fronte al problema dell’emergenza abitativa. Spazi eventualmente da destinare anche alle associazioni locali.
Intanto nell’ultimo consiglio comunale a Mede è stata bocciata la mozione con cui si chiedeva alla maggioranza di aderire al progetto “Stazioni a uso sociale” di Rfi, per recuperare gli spazi della stazione, in favore della collettività. Tutto questo perché, come spiegato dal sindaco Giorgio Guardamagna, l’immobile non è più in possesso del Comune. Il primo cittadino ha spiegato che, d’intesi con gli altri sindaci, sarà attivato un tavolo di confronto con la Prefettura, per trovare soluzioni condivise a un problema che rimane su tutto il territorio lomellino.