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24/05/2022 17:32
La pioggia potrebbe essere dietro l’angolo, ma a questo punto raddrizzare un’annata dove l’emergenza idrica è costante, sarà molto difficile. Perché il 2022 secondo il report di Confagricoltura Pavia la situazione è ormai da allarme rosso: siamo ad allerta 5, il massimo previsto, per quanto riguarda l’accumulo delle riserve d’acqua nei grandi laghi e a 15, anche in questo caso il valore più alto in assoluto, per quanto riguarda la riserva irrigua del comparto risicolo della Lomellina. Questo dato tiene conto, oltre che delle riserve idriche dei laghi, anche di quelle costituite dalle falde acquifere che alimentano i fontanili e dalla neve sulle montagne. Anche in questo caso i dati sono decisamente anomali, con un accumulo medio di 20 centimetri contro i 135 della media degli ultimi vent’anni, l’85% in meno. E la mancanza di neve si farà sentire dopo la metà di giugno. Mercoledì 25 l’assessore regionale all’agricoltura Rolfi incontrerà le principali associazioni agricole per fare il punto sulla richiesta di dichiarare uno stato di emergenza e, a cascata, deroghe ad alcune misure agroambientali e l’avvio di una nuova politica di gestione della risorsa, ad iniziare dalla creazione di nuovi bacini di accumulo.