Eventi a Vigevano:

Dal 21-03-2024 al 21-04-2024
IMMAGINARE IL MUSEO
Dal 06-04-2024 al 18-05-2024
FREEDOM – Cambio Spazio
Dal 06-04-2024 al 28-04-2024
"FIAT LUX" - vespri d'organo e canto per il tempo pasquale - prima edizione
Dal 10-04-2024 al 21-04-2024
COM'ERI VESTITA?
Dal 12-04-2024 al 26-04-2024
FREEDOM - CAMBIO SPAZIO: tre lezioni/dibattito

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


26/05/2022 17:18
È tornata in servizio la responsabile della casa di riposo di Ferrera Erbognone, ricoverata mercoledì mattina dopo che aveva accusato un malore. Ancora sotto shock, invece, l’operatrice della cooperativa Silvabella che per prima si era sentita male, a seguito, secondo quanto è stato possibile apprendere, di un momento di estrema tensione avvenuto all’interno della struttura. Per il quarto giorno consecutivo, intanto, è stato negato l’accesso alla casa di riposo alle operatrici messe in turno dalla cooperativa Silvabella, titolare dell’appalto di gestione. A decidere chi e quando deve lavorare, di fatto, continua a essere la responsabile dell’altra cooperativa, la Alemar. Una situazione di estrema confusione, cominciata, lo ricordiamo, il 24 aprile, quando la responsabile e 11 dipendenti si dimisero da Silvabella, titolare dell’appalto di gestione, per passare proprio ad Alemar, la cooperativa incaricata da un’ordinanza del sindaco di sopperire alle carenze di organico. Carenze di organico che secondo Silvabella, nonostante le numerose defezioni, non avrebbero mai impedito di poter comporre i turni, motivo per cui la cooperativa ha fatto ricorso al Tar. In questa complessa vicenda, si aggiunge un ulteriore episodio: la protesta delle panchine, andata in scena nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando diverse persone si sono radunate davanti alla casa di riposo. Tutto era iniziato il giorno precedente, quando le operatrici della cooperativa Silvabella, come ormai d’abitudine, si erano sedute sulle panchine nelle vicinanze della struttura dove erano state chiamate a prendere servizio ma in cui gli era stato impedito di entrare. Le lavoratrici erano state raggiunte da congiunti e conoscenti che avevano fatto loro compagnia. Erano però tutti stati invitati ad allontanarsi. Sarebbe stata la stessa responsabile della casa di riposo, secondo alcune testimonianze, a dir loro di andare via in quanto la presenza non era gradita. Non appena si è sparsa la voce di cosa era accaduto, diversi cittadini hanno deciso di intraprendere un’iniziativa per mostrare vicinanza alle lavoratrici, ed ecco quindi che nel tardo pomeriggio di mercoledì diverse persone si sono presentate alle panchine in segno di solidarietà, per ribadire la libertà per ciascuno di sedersi in quello che è a tutti gli effetti un luogo pubblico.