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02/02/2023 17:01
Tre anni e pochi giorni all’accensione del braciere a cinque cerchi. Il 6 febbraio del 2026, lo stadio Meazza si accenderà di luci, colori e soprattutto del calore della fiamma olimpica, che segnerà il via dei Giochi Invernali di Milano e Cortina. Ma cosa manca a San Siro per essere davvero pronto per ospitare la cerimonia di apertura? È questa la domanda che hanno fatto i consiglieri comunali di Milano, che giovedì mattina hanno svolto un sopralluogo allo stadio. Il risultato? Ottimismo in generale, con qualche nota dolente.
Telecamere e sicurezza, dunque. Ma se è vero che in generale non servono grandi interventi per fare del Meazza uno stadio davvero olimpico, i lavori per le strutture temporanee esterne e la logistica sono tutt’altro che immediate da risolvere.
Si parla infatti di tutte gli impianti per l’accoglienza, la gestione degli accrediti, del personale di servizio, per la logistica dell’arrivo di atleti e delegazioni, così come l’accoglienza dei capi di stato che sicuramente prenderanno parte all’evento e per i quali dovranno essere studiati tutti i protocolli di sicurezza, a partire dai piani di evacuazione rapida in caso di necessità. Per questo la Fondazione Milano Cortina continua e continuerà a fare sopralluoghi al Meazza.
Non dovrebbero invece esserci particolari problemi per quanto riguarda l’accessibilità dei disabili, altro tema che sta molto a cuore al Comitato Olimpico Internazionale. In occasione della finale di Champions League del 2016, infatti, San Siro è dotato di un ingresso dedicato, di bagni ad hoc e di un’apposita piattaforma rialzata che permette a chi non può deambulare liberamente di vedere bene le partite. E per una cerimonia inaugurale delle Olimpiadi non dovrebbe essere molto diverso.