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29/10/2024 18:22
L'Eni, l'Ilva, la Chiesa e gli 007 di Israele figurerebbero tra i contatti di Equalize Srl, la società di Milano accusata di dossieraggio illegale. Anche la Procura di Roma indaga per accesso abusivo di un sistema informatico, violazioni relative alla privacy e esercizio abusivo della professione in un procedimento a carico di un gruppo che avrebbe svolto attività di dossieraggio e raccolta illecita di dati.
Il procedimento in corso nella Capitale, al momento senza indagati, viaggia in parallelo con quello avviato a Milano, che ha coinvolto in primis la società Equalize e che ha portato 4 persone ai domiciliari, tra cui l'ex super poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato della società.
Dagli uffici di via Pattari a Milano sono intanto emersi atti riservati riguardanti Eni, documenti che indicano l’Ilva di Taranto come uno dei possibili clienti della società di dossieraggio, ma anche contatti tra gli esponenti del gruppo e i servizi segreti di Tel Aviv. L’hacker Nunzio Calamucci, oggi ai domiciliari, avrebbe infatti messo a disposizione di due cittadini israeliani legati all'intelligence i dati esfiltrabili dalle Banche Dati Strategiche Nazionali e si sarebbe reso "disponibile alle attività d'intelligence richieste previo pagamento".
Nelle intercettazioni, inoltre, si legge di un possibile mandato che gli uomini di Equalize asseriscono provenire direttamente dalla Chiesa per colpire un oligarca russo vicino a Putin.
Fatti che portano i Carabinieri di Varese a scrivere nella loro informativa da 3.900 pagine, che esiste “un evidente pericolo che corre la Sicurezza Nazionale, per il potere eversivo delle attività criminali del gruppo” di via Pattari.