HP Guida Rapida |
Nelle immediate vicinanze di Vigevano, su di un alto terrazzo naturale che sovrasta la valle del Ticino, sorge la Sforzesca, residenza di caccia ed azienda agricola voluta da Ludovico il Moro nel 1486.
Il complesso richiama la disposizione tipica dei castelli con quattro corpi di fabbrica intorno ad un cortile centrale quasi quadrato e quattro palazzotti agli angoli, chiamati colombaroni, ornati di finestre archiacute e fregi "a dente di sega". Tutto intorno una distesa di campagne coltivate, canali d'irrigazione e mulini ad acqua progettati niente meno che da Leonardo da Vinci, ospite della tenuta alla fine del Quattrocento.
Il territorio delimitato dai fiumi Sesia, Ticino e Po e dalla linea dei fontanili è conosciuto come Lomellina.
Di origine antichissima, la fertile e rigogliosa campagna è stata citata da Plinio e da storici famosi che hanno tramandato ai posteri le gesta delle sue popolazioni energiche e volitive. Grazie alla ricchezza d'acqua del terreno, ebbe origine nel lontano 1500 la coltura del riso destinata a divenire con il passare dei secoli una delle principali attività della zona.
Da Vigevano a Mortara, da Lomello a Sartirana, così come in tutti i centri della Lomellina, si possono ammirare e scoprire insigni opere d'arte.
Antico centro fondato dai Celti, fu prospera in epoca romana e nel periodo longobardo, quando ospitò nel 590 l'incontro e, forse, le nozze fra la regina Teodolinda ed il duca Agilulfo; verso il mille divenne una potente roccaforte dei Conti palatini, più volte distrutta e ricostruita. Il centro conserva resti delle antiche mura ed insigni monumenti medievali quali il complesso religioso formato dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, notevole costruzione del primo periodo romanico lombardo (XI sec.) e dal Battistero di San Giovanni "ad Fontes" (V-VII sec.), un antichissimo edificio longobardo con i resti dell'originale fonte battesimale. Pregevoli anche la chiesa romanica di San Michele (XII sec.) ed il Castello (XV sec.) che conserva affreschi cinquecenteschi di pregevole fattura. (Visite guidate da marzo ad ottobre alla domenica e nei giorni festivi delle 15.00 alle 18.00).
Ricordato negli antichi itinerari romani col nome di "cuttiae", il borgo aveva già un castello nel mille. Il fortilizio fu ridotto alla forma attuale nella seconda metà del XV sec. quando pervenne a Pietro Gallarati, alla cui famiglia ancora appartiene.
Nota nel medioevo col nome di Terraforte, fu in seguito feudo di Cico Simonetta, famoso consigliere di Francesco Sforza. Il castello fu ricostruito da Jacopo Dal Verme e rimaneggiato nella seconda metà del XV sec., che lo dotò dell'attuale torre dodecagonale con profonde caditoie. Oggi ospita mostre e convegni fa cui una importante Mostra mercato di Antiquariato in settembre.
Accanto al potente Castello medievale (XII-XV sec)della nobile famiglia Olevano, sorge il Museo di Arte e Tradizione Contadina ospitato in un vecchio caseggiato un tempo adibito a stalla e fienile.
Il museo raccoglie gli attrezzi agricoli ed artigianali usati fino alla metà del Novecento nelle campagne della Lomellina, sistemati in caratteristiche ricostruzioni della stalla, del caseificio ecc..
La città, importante centro agricolo ed industriale, ha antiche origini medievali ed è nota per la sua Cattedrale dedicata a San Lorenzo, costruzione gotica del XVI secolo. L'interno a tre navate conserva pregevoli dipinti di Bernardino Lanino, di Gaudenzio Ferrari e della scuola lombarda del XVII secolo. La chiesa di Santa Croce, rifatta nel 1596 dall'architetto Pellegrino Tibaldi, conserva interessanti affreschi. L'abbazia di Sant'Albino, fondata secondo la tradizione da Carlo Magno, fu restaurata nel XVI secolo, all'interno conserva un affresco di Giovanni da Milano del XV secolo.
HP Guida Rapida |