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28/09/2022 16:52
La Lomellina non è più un feudo leghista. Nella terra dove sono stati eletti, negli anni Novanta, i primi sindaci d’Italia tra le fila del Carroccio (vedi Mortara e Vigevano) adesso a fare il pieno di voti è Fratelli d’Italia. Mortara è il caso più lampante, con il partito di Giorgia Meloni al 35% e la Lega che ottiene uno dei risultati peggiori in provincia, l’11%. Qui, d’altronde, c’erano già stati ampi segnali in questo senso alle comunali appena tre mesi fa. Fratelli d’Italia ha sfondato il muro del 30% anche a Mede, Garlasco e Dorno, mentre a Sannazzaro è arrivato al 28%. Quasi tutto il cosiddetto “distretto 0381” (Vigevano, Cassolnovo, Gambolò, Gravellona, Cilavegna), storico fienile del Carroccio, vede Fratelli d’Italia sopra la media provinciale. Fa eccezione Gambolò, unico paese sopra i 5.000 abitanti dove la Lega ha superato il 20%. Secondo il coordinatore vigevanese di Fratelli d’Italia, Paolo Zorzoli Rossi, è stato il ceto produttivo a spostare l’orientamento.
Nel commentare il risultato ottenuto a Vigevano, Zorzoli Rossi usa per due volte il termine “doppiaggio”: doppiato il Pd, nel seggio che fu di Armando Cossutta, e doppiati gli alleati della Lega (in città sotto di un punto rispetto alla media provinciale). Dalla base di Fratelli d’Italia (nelle cui fila si dice potrebbe entrare presto a far parte l’ex vicesindaco Antonello Galiani) i militanti starebbero premendo per andare a bussare con decisione alle porte di palazzo municipale, dove erano entrati due anni fa con il 10% a fronte del 27% della Lega. Ora la situazione si è ribaltata, e non si potrà non tenerne conto. “Dobbiamo parlare”, è il messaggio che Fratelli d’Italia lancia alla Lega.